L'allerta cresce insieme alle temperature: perché non tutti gli incendi provocati dai bombardamenti nella zona di Chernobyl sono stati spenti. Erano 31 i focolai che hanno arso diecimila gli ettari di foreste a venti chilometri dalla centrale nucleare e a dieci dalle infrastrutture dove vengono gestiti i rifiuti radioattivi. Il 22 marzo, dopo l'allarme, era stata diffusa la notizia che gli incendi fossero stati domati, ma adesso, la commissaria per i Diritti umani del Parlamento ucraino (Verkhovna Rada), Lyudmila Denisova, sul suo canale Telegram, è tornata a manifestare la forte preoccupazione, perché le fiamme non sarebbero state del tutto spente e le alte temperature avrebbero sollevato i pulviscoli radiottivi, portati dal vento anche in Bielorussia ed Europa. Intanto, dopo l'appello dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), i turni del personale della centrale, che si trova in un'area occupata dai russi, sono stati ripristinati grazie all'intervento di volontari.
Chernobyl, nuovi timori: truppe russe bombardano le case del personale che gestisce l'impianto
RISCHIO RADIAZIONI
A spiegare cosa stia avvenendo a causa degli incendi è stata la stessa Denisova: «La combustione - ha scritto - rilascia radionuclidi nell'atmosfera, che vengono trasportati dal vento su lunghe distanze.
I VOLONTARI
A evitare una tragedia sono stati i volontari che hanno deciso di sostituire gli operai. È stato Yuriy Fomichev, sindaco di Slavutych, ad annunciarlo in Tv. Dal 21 marzo i dipendenti non potevano tornare a casa ed era stata l'Aiea ad esprimere preoccupazione per i lavoratori. In particolare il direttore, Rafael Mariano Grossi, si era detto allarmato per il fatto che il personale non potesse staccare, rispettare i turni e tornare a casa, a Slavutych, per riposare. «Abbiamo trovato volontari, sono veri eroi - ha detto il sindaco - è stata una decisione consapevole, sono andati a lavorare alla centrale, rendendosi conto che potrebbe trascorrere molto tempo per essere sostituiti. Non si tratta di un vero e proprio ripristino del sistema del lavoro e di sostituzione del personale - ha aggiunto - ma sono in corso trattative per una rotazione più frequente».
Intanto l'amministrazione comunale di Slavutych sta cercando di organizzare un «corridoio verde» per donne e bambini. Lo ha riferito il consiglio comunale su Telegram. «Cari cittadini di Slavutych, è previsto un corridoio verde per consentire a donne e bambini di lasciare la città di Slavutych», si legge nella nota del consiglio.