Bato Basanov, morto a 25 anni il campione di giochi di guerra russo mandato da Putin in Ucraina

Si tratta dell’ultimo di dozzine di uomini della sua regione ad essere stati uccisi nella guerra di Putin

Bato Basanov, morto a 25 anni il campione di giochi di guerra russo mandato da Putin in Ucraina
Bato Basanov, morto a 25 anni il campione di giochi di guerra russo mandato da Putin in Ucraina
di L.Jatt.
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Sabato 7 Maggio 2022, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 10:28

Un “eroe” campione del mondo russo in competizioni internazionali di guerra di carri armati è stato ucciso nel momento in cui, purtroppo, il virtuale è divenuto reale: il ragazzo è stato infatti inviato da Vladimir Putin in una vera battaglia in Ucraina e ha perso la vita. Bato Basanov, 25 anni, della Buriazia, faceva parte di una squadra di biathlon da record che l’anno scorso si è esibita in giochi di guerra davanti al ministro della Difesa Sergei Shoigu e al capo di stato maggiore dell’esercito, Valery Gerasimov. Ma il suo conflitto si è concluso con la morte quando il suo carro armato è stato colpito in Ucraina. Si tratta dell’ultimo di dozzine di uomini della sua regione povera a circa 3.500 miglia a est di Mosca ad essere stati ucciso nella guerra di Putin.

Mentre due madri della Buriazia, addolorate parlavano di raccogliere i corpi dei loro figli, una avrebbe detto all’altra: «Sei fortunata perché il corpo di tuo figlio è arrivato intatto. Il mio è tornato con una testa e due mani». Basanov, un caporale, era stato acclamato l’anno scorso per aver «glorificato la Russia diventando un campione del mondo di biathlon insieme alla sua squadra». Ha sparato, senza mancare un solo bersaglio, ad velocità fino a 50 miglia all’ora nel campo di addestramento di Alabino nella regione di Mosca.
Eppure, come ha affermato un rapporto di Volya Media «la morte di Bato Basanov è una cupa conferma che il biathlon dei carri armati e la vera guerra sono cose completamente diverse».

I comandanti russi Shoigu e Gerasimov consideravano le regolari gare di biathlon di carri armati come eventi chiave di prestigio militare, ma l’enorme numero di vittime delle forze russe mostra che non erano pronte per una vera guerra.

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Basanov, la cui squadra russa del T-72B3 ha battuto soldati di 19 paesi in giochi di combattimento, inclusa la Cina, è stato presentato a Gerasimov, ora responsabile dello sforzo bellico di Putin. Un esperto militare russo anonimo ha accusato il governo di Putin di ammodernamento fallito dei carri armati, che sono stati lasciati in uno stato peggiore in ottica e tecnologia di mira rispetto ai vecchi carri armati ucraini che sono stati aggiornati con equipaggiamento occidentale. «L’addestramento al combattimento nelle unità di carri armati russi è disgustoso» ha aggiunto. Basanov era un artigliere della prima compagnia del battaglione di carri armati della 37ma brigata di fucili motorizzati delle forze di difesa aerea russe.

Il corpo dell’”eroe” ha impiegato sette settimane per essere recuperato e restituito alla sua famiglia per il funerale che si è svolto venerdì scorso. I suoi amici e la sua famiglia hanno affermato in una dichiarazione congiunta: «Bato era un uomo aperto, reattivo, molto socievole, un compagno fedele ed un amico che era sempre pronto a venire in soccorso. Allegro, sorridente e sincero, Bato è sempre stato l’orgoglio della nostra famiglia, un figlio gentile, onesto, molto amato». Nel frattempo, Vladimir Putin ha subito la perdita del suo 38°mo colonnello nella guerra in Ucraina mentre il bilancio dei vertici russi peggiora. Il tenente colonnello Fëdor Evgenievich Solovyov, 44 anni, è morto nel Donbas e la sua scomparsa è stata rivelata durante le prove delle forze armate russe oggi a Mosca per la vasta parata militare di lunedì prossimo sulla Piazza Rossa che ricorda la fine della seconda guerra mondiale. Otto caccia MiG-29 sono volati in una formazione a forma di “Z”, l’insegna usata dall’esercito di Putin come simbolo della sua azione militare in Ucraina e i critici critici l’hanno paragonata alla svastica usata dai nazisti tedeschi.

Solovyov era comandante del reggimento di artiglieria semovente obice della divisione 127 fucili motorizzati. E’ stato sepolto con tutti gli onori militari e una tripla raffica di armi nel villaggio di Chunaki, nella regione di Penza. Il rapporto russo dice: «È morto da eroe nel territorio della Repubblica popolare di Donetsk». Non sono stati forniti dettagli su come è stato ucciso, ma è stato insignito dell’Ordine del coraggio russo. Nove generali e 38 colonnelli sono stati uccisi dal 24 febbraio nella guerra di Putin secondo dati ormai noti, sebbene la Russia non sia stata chiara sul totale delle vittime. I rapporti hanno affermato che gli Stati Uniti hanno offerto informazioni all’Ucraina per aiutare a prendere di mira i comandanti di alto rango, distruggendo il morale delle forze russe. La morte di Solovyov è stata rivelata quattro giorni dopo che il 37mo colonnello - il tenente colonnello Eduard Dmitriev - era stato ucciso. Dmitriev, 44 anni, comandante di un carro armato, è stato sepolto nella sua regione nativa di Kirov.

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