Grecia, 28 gradi a gennaio (mai così da 50 anni): folla sulle spiagge, multato chi era senza mascherina

In Spagna ondata di gelo e in Grecia si fa il bagno al mare
In Spagna ondata di gelo e in Grecia si fa il bagno al mare
di Stefania Piras
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 19:26

Mentre la Spagna è sepolta da un'ondata di gelo e neve, in Grecia il meteo è molto clemente: i greci fanno il bagno al mare. L'ondata di caldo insolito che ha investito la Grecia in questi giorni, con temperature che hanno superato i 20 gradi, ha portato moltissime persone a violare il lockdown anti-coronavirus e a riversarsi sulle spiagge e nei parchi. Nel sud di Creta è stata registrata una temperatura di 28,3 gradi a mezzogiorno, la più alta a gennaio da 50 anni.

 

Ad Atene, dove il termometro segnava 22 gradi, in moltissimi hanno trascorso la giornata al mare, sotto l'occhio vigile della polizia che ha cercato di evitare assembramenti e multato chi non indossava la mascherina.

Gli altoparlanti delle volanti ricordavano alle persone di mantenere il distanziamento sociale.

La Grecia è tornata in lockdown dall'inizio di novembre, nel tentativo di evitare una terza ondata di Covid dopo le feste di Natale e Capodanno. Venerdì le restrizioni, che sarebbero dovute finire domani, sono state prolungate di un'altra settimana. Riapriranno soltanto asili nido, scuole materne ed elementari. Oggi le autorità sanitarie hanno annunciato altri 36 morti a causa del coronavirus. Oltre 4.000 delle 5.263 vittime di Covid si sono registrate negli ultimi due mesi.

Sui social sono comparsi video e foto di gente in spiaggia, come fosse agosto. 

E in Italia mimose precoci

Il caldo al Sud fa sbocciare le mimose in Sicilia con quasi 2 mesi di anticipo rispetto alla tradizionale festa della donna l'8 marzo, mentre al Centro Nord è allarme gelo per verdure ortaggi sepolti dalla neve e dal ghiaccio. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del clima impazzito che sta spezzando in due l'Italia. Difficoltà per il maltempo si registrano a macchia di leopardo in molte regioni con richieste di stato di calamità per la perdita dei raccolti di stagione. Se è la neve a creare problemi in montagna, in pianura si fanno i conti con gli allagamenti e il gelo. Con temperature sotto lo zero sono a rischio le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha un forte impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Al Centro Nord l'arrivo del freddo preoccupa gli allevamenti, ricorda la Coldiretti, dove gli animali sono impreparati e per salvarli vengono protetti con cappottini, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell'acqua. È l'effetto dei cambiamenti climatici che nell'ultimo anno hanno provocato più di 4 eventi estremi al giorno, tra grandinate, tornado, nevicate anomale e colpi di calore. 

Meteo, record di freddo in Veneto: -39,6 gradi sull'Altopiano di Asiago

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