La Russia sta utilizzando nel conflitto ucraino «armamenti eccezionalmente letali», comprese bombe a grappolo e termobariche. Se fino a ieri l'accusa dell'uso da parte di Putin di armi vietate dalla convenzione di Oslo viaggiava solo su canali non ufficiali, ora è diventata pubblica. A lanciarla è stata l'ambasciatrice Usa all'Onu Linda Thomas-Greenfield intervenendo al Palazzo di Vetro prima del voto sulla risoluzione contro Mosca per l'invasione.
Ucraina, la strage di civili. E la Russia nasconde le vittime tra i propri militari
Cosa sono le bombe a grappolo?
Le bombe a grappolo, o cluster bombs, sono vietate dagli accordi internazionali, non sottoscritti però dalla Russia e dall'Ucraina stessa, oltre che dagli Stati Uniti. Vengono sganciate dall'alto e sono munizioni, che ne contengono a loro volta delle altre - da qui la definizione "a grappolo" -, che colpiscono vaste aree con grande potenza distruttiva. Il rischio per i civili sono gli inneschi ritardati, che le rendono pericolose anche a distanza di ore. Molte sub-munizioni infatti planano accompagnate dai paracadute, che gli permettono di depositarsi senza innescarsi nell'immediato.
Le termobariche
A denunciare in prima battuta l'utilizzo di termobariche (o vacuum bombs) in Ucraina è stata la "Cnn", che ha fotografato alcuni Tos-1 russi, ossia il cosiddetto "Burattino" utilizzato per lanciarle.