Ucraina, Biden: «Putin pensava di poterci dividere, ma si sbagliava: eravamo pronti»

«Quando i dittatori non pagano per la loro aggressione creano ancora più caos», dice il presidente americano

Ucraina, Biden: «Putin pensava che non rispondessimo, ha sbagliato»
Ucraina, Biden: «Putin pensava che non rispondessimo, ha sbagliato»
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Martedì 1 Marzo 2022, 23:42 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 06:06

La «guerra di Putin è stata premeditata e non provocata. Ha rigettato gli sforzi diplomatici. Ha pensato che l'Occidente e la Nato non avrebbero risposto. Ha pensato che avrebbe potuto dividerci. Putin si è sbagliato». Lo afferma Joe Biden nel discorso sullo Stato dell'Unione, di cui la Casa Bianca ha diffuso alcuni estratti.

«Nel corso della storia abbiamo imparato questa lezione: quando i dittatori non pagano per la loro aggressione creano ancora più caos. E vanno avanti» aumentando i «costi e le minacce per l'America e il mondo. Questo è perché la Nato è stata creata per assicurare la pace e la stabilità in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli Usa sono un membro insieme ad altri 29 Paesi.

Questo conta, la diplomazia americana conta», recita un altro passo del discorso.

«Il mio piano per combattere l'inflazione» prevede «costi più bassi, non salari più bassi. Più auto e semiconduttori prodotti in America. Più infrastrutture e innovazione nel paese. Io lo chiamo costruire un'America migliore». Lo afferma ancora Joe Biden nel discorso sullo Stato dell'Unione. «Il mio piano per combattere l'inflazione ridurrà i costi e il deficit», aggiunge Biden.

Biden si presenta al suo primo discorso sullo Stato dell'Unione con un gradimento ai minimi. Il presidente americano sottolinea l'unità degli alleati contro l'invasione di Mosca e lancia un chiaro messaggio a Putin è chiaro: i dittatori devono pagare, altrimenti seminano ancora più caos. Proprio su Putin è concentrata l'attenzione dell'intelligence americana, alla quale il Commander in Chief ha chiesto lumi sullo stato di salute mentale del presidente russo che, secondo alcuni osservatori, è sempre più «erratico», «irrazionale» e «arrabbiato» per la risposta dell'Occidente all'aggressione.

Le condizioni mentali del leader russo sono diventate una priorità per gli 007 americani, alla luce in particolare delle sue ultime uscite sull'Ucraina e della minaccia di ricorrere alle armi nucleari. Il problema di fondo è la difficoltà di ottenere informazioni di prima mano da un ambiente impenetrabile come il Cremlino e capire se si tratta di una instabilità reale o di una strategia per aumentare la sua imprevedibilità e spingere il mondo a dargli ciò che vuole per timore del peggio. Il tema della salute mentale di Putin è stato affrontato anche nel briefing ai parlamentari americani da parte di Avril Haines, direttrice della National intelligence.

Gli 007 Usa hanno prodotto una serie di rapporti di intelligence «grezza» e uno di questi cita una fonte dell'Fbi secondo cui il comportamento del leader del Cremlino è diventato «altamente preoccupante e imprevedibile» negli ultimi giorni. Putin sarebbe «estremamente adirato» per le sanzioni occidentali e «pensa che abbiano aumentato la tensione più velocemente di quanto si aspettasse e oltre quello che considerava appropriato». Ma si tratta di una fonte di seconda mano, che ha parlato con un'altra fonte sconosciuta con un «accesso eccellente» al Cremlino. Lo stesso Fbi avvisa che potrebbe essere un'operazione volta a manipolare gli Usa. Per ora non sono pervenute valutazioni complete che indicano un cambiamento particolare sulla salute complessiva di Putin, precisano dirigenti americani. Ma resta aperto l'interrogativo sullo stato mentale dello 'zar', che potrebbe essere stato influenzato anche dal lungo e paranoico isolamento durante la pandemia.

L'ex capo della National intelligence James Clapper ha già detto in pubblico quello che alcuni dirigenti americani dicono in privato: «Personalmente penso sia instabile, sono preoccupato per la sua lucidità mentale e il suo equilibrio». Idem l'ex ambasciatore Usa a Mosca Michael McFaul, secondo cui Putin sembra «completamente disconnesso dalla realtà». Fiona Hill, uno dei massimi esperti americani di Russia, ha avvisato che «la sua emozione viscerale è dannosa e straordinariamente pericolosa perché ci sono pochi pesi e contrappesi intorno a Putin». «Ogni volta che pensi 'no, non lo farà', lui lo fa, e vuole che noi lo sappiamo naturalmente», mette in guardia, ricordando che in fondo ha già usato «armi nucleari» avvelenando con sostanze radioattive Aleksandr Litvinenko, Serghiei Skripal e Alexander Navalny. Ma la salute del leader del Cremlino è uno dei segreti meglio custoditi in Russia. Anche se pure Ronald Reagan rivelò di avere l'alzhemeir solo cinque anni dopo aver lasciato la Casa Bianca e lo stesso Donald Trump ha dribblato gli interrogativi sul suo equilibrio mentale definendosi «un genio molto stabile»

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