Biden e il discorso contro Putin «tiranno» che ha sorpreso tutti: cosa succederà ora? Il diplomatico Usa: «Ha creato un pericolo»

La replica del Cremlino: "Chi guida la Russia non deve essere deciso da Biden".

Biden e il discorso contro Putin «tiranno» che ha sorpreso tutti: cosa succederà ora? Il diplomatico Usa: «Ha creato un pericolo»
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Domenica 27 Marzo 2022, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 13:16

Sarebbe andato a braccio sorprendendo tutti, il suo staff in primis. Il presidente americano Joe Biden ieri durante il suo discorso a Varsavia ha attaccato duramente Vladimir Putin, dicendo che «è un dittatore e non può restare al potere». Biden ha definito Putin un "macellaio" e un "tiranno", "paventando" per quest'ultimo la possibilità di un golpe. Insomma, parole tutt'altro che distensive, che hanno avuto il risultato di inasprire ancora di più i rapporti tra Usa e Russia. E ora che succederà? La replica del Cremlino non si è fatta attendere. Chi guida la Russia, ha detto Dmitry Peskov, ««non deve essere deciso da Biden. Dovrebbe essere solo una scelta del popolo della Federazione russa». Poco dopo il discorso di Biden, la Casa Bianca ha provato a correggere il tiro: il presidente «non stava parlando di un cambio di regime in Russia», ha chiarito l’amministrazione Usa. 

Biden in Polonia attacca Putin: «Non può restare al potere». Mosca: «Non decide lui»

Parole pericolose

Le parole del presidente Usa Joe Biden, secondo il quale Vladimir Putin «non può rimanere al potere», hanno reso «una situazione difficile più difficile e una situazione pericolosa più pericolosa». È quanto afferma Richard Haass, importante diplomatico americano già responsabile per la pianificazione della politica del Dipartimento di Stato e coordinatore per l'Afghanistan e attualmente presidente del Council on Foreign Relations.

Non sarà semplice, aggiunge Haass, citato dalla Bbc e dal Guardian, «rimediare al danno provocato, ma suggerisco ai collaboratori (del presidente) di mettersi in contatto con le controparti e chiarire che gli Usa sono pronti a relazionarsi con il governo russo in carica». 

Continuare a evocare il tema di un possibile colpo di stato in Russia, difficilmente porterà a una rapida soluzione positiva del conflitto. Infatti, gli Stati Uniti si sono visti costretti a precisare le parole del loro presidente "pacifista". Una precisazione che stride. Biden da un lato attacca Putin (con parole fortissime) e dall'altro prova a recuperare sul popolo russo, "non siete voi i nostri nemici". Una linea a dir poco pericolosa, che fa dubitare sulle reali intenzioni del Presidente Usa di proseguire sulla strada della pace. Una strada che sembra sempre più in salita.

L'attacco a Leopoli una risposta a Biden

Ne sarebbe la riprova il nuovo attacco russo a Leopoli nelle scorse ore: un messaggio che Mosca avrebbe voluto far arrivare al presidente degli Stati Uniti Joe Biden proprio dopo il suo discorso. Ne è convinto il sindaco della città nell'ovest dell'Ucraina fino ad ora pressochè risparmiata dall'offensiva, Andriy Sadovy, che riferisce la Bbc. «Con questo attacco gli aggressori mandano i loro saluti al presidente Biden che si trova in Polonia», ha detto. «Leopoli è a soli 70km dalla fronttiera polacca e credo che il mondo debba capire che la minaccia è molto molto seria», ha aggiunto.

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