Glifosato, Bayer condannata: dovrà pagare 78 milioni a un giardiniere. Il titolo crolla

Glifosato, Bayer condannata: dovra pagare 78 milioni a un giardiniere. Il titolo crolla
Glifosato, Bayer condannata: dovra pagare 78 milioni a un giardiniere. Il titolo crolla
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Martedì 23 Ottobre 2018, 22:49 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 08:18

Bayer affonda in Borsa dopo che la giustizia americana le ha ordinato di pagare 78,5 milioni di dollari per gli effetti di un diserbante a base di glifosato che avrebbe causato la grave malattia di un giardiniere in California. Pur trattandosi di una cifra elevata, la decisione del giudice di San Francisco Suzanne Ramos Bolanos rappresenta per il colosso un importante "sconto" rispetto ai 250 milioni in danni punitivi inizialmente stabiliti dalla giuria, che si andavano ad aggiungere ai 39 milioni in danni di risarcimento fissati portando così il totale a 289 milioni di dollari.

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Rivedendo quanto stabilito dalla giuria, Bolanos ha invece allineato ai danni punitivi con il risarcimento. Nonostante questo il titolo Bayer crolla, arrivando a perdere oltre l'11% sulla scia dei timori di esiti simili per altre azioni legali sul glifosato. Il colosso tedesco ha infatti ereditato migliaia di azioni legali legate al diserbante Roundup con l'acquisizione di Monsanto. «Chiaramente è un problema che non sembra per ora destinato a sparire» affermano gli analisti, che speravano che il giudice Bolanos si spingesse anche oltre e ordinasse un nuovo processo. «Si tratta di una cifra in ogni caso alta da pagare per Bayer. E l'incertezza sul risultato finale e sul prezzo finale da pagare peserà sui titoli di Bayer per i prossimi mesi» mette in evidenza Ian Hilliker, analista di Jefferies, riferendosi al fatto che se Dewayne Johnson, l'accusatore di Bayer, non accetterà la cifra rivista entro il 7 dicembre sarà necessario un nuovo processo.

La società tedesca non molla nonostante la riduzione ed è intenzionata a presentare ricorso: «La decisione della Corte di ridurre i danni» da pagare «è un passo nella giusta direzione, ma continuiamo a ritenere» che il verdetto e danni decisi «non siano sostenuti dalle prove» presentate durante il processo o dalla legge, spiega Bayer. Secondo la società, il legale di Dewayne Johnson, l'accusatore di Bayer, ha presentato prove deboli sul legame fra il suo cancro e il Roundup, il principale prodotto a base di glifosato venduto da Monsanto. Johnson, giardiniere americano, ha sostenuto di aver contratto un linfoma non-hodgkin in seguito all'esposizione prolungata al RoundUp.

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