Il Museo di Auschwitz denuncia la candidata di Forza Nuova che ha indossato la maglietta “Auschwitzland”

Il Museo di Auschwitz denuncia la candidata di Forza Nuova che ha indossato la maglietta “Auschwitzland”
Il Museo di Auschwitz denuncia la candidata di Forza Nuova che ha indossato la maglietta “Auschwitzland”
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Mercoledì 31 Ottobre 2018, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 17:37
Anche il Museo del lager nazista di Auschwitz ha denunciato alla procura Selene Ticchi per avere indossato la maglietta Auschwitzland, con i caratteri che ricordano quelli di Disneyland, durante il corteo con cui esponenti dell'estrema destra hanno ricordato a Predappio la marcia su Roma. Lo rende noto Emanuele Fiano, il deputato del Pd che annuncia analoghi provvedimenti in Italia «per quella maglietta che irride il più grande campo di sterminio della storia».





Anche Forza Nuova, nei giorni scorsi, aveva preso le distanze dalla Ticchi, la militante di Aurora Italiana di Budrio già candidata appunto per Forza Nuova al Consiglio comunale del centro bolognese, che il 28 ottobre aveva indossata la maglietta in Romagna. 

 


Il movimento di destra, inoltre, «diffida la D'Urso dal rilasciare qualsiasi dichiarazione a nome e per conto del movimento, il quale nulla ha a che vedere con le espressioni da lei adottate e con quanto ha dichiarato, ed eventualmente potrà dichiarare, alla stampa».

Intanto, mentre non risulta che, per ora, sia stato aperto d'ufficio un fascicolo della Procura di Forlì sulla vicenda, l'Anpi sta valutando di presentare una denuncia per apologia di fascismo sull'intera manifestazione nella cittadina dove nacque Benito Mussolini, con un focus sulla t-shirt choc che, anche per i caratteri utilizzati dalla Disney, ha raccolto indignazioni da più parti. Tanto che oggi il profilo di Ticchi non risulta più visibile su Facebook.

E dopo che ieri il senatore di LeU Francesco Laforgia aveva annunciato un'interrogazione al ministro Salvini, è il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, a esprimere piena condanna: «Ho letto le scuse della signora Selene Ticchi che afferma di aver indossato la maglietta con l'infame scritta 'Auschwitzland' per sbaglio. Ma una maglietta con quella scritta dovrebbe essere nel bidone della spazzatura e non in un cassetto, anzi non dovrebbe mai essere stata stampata», ha detto.

E di «offesa all'umanità» parla Maurizio Mazzanti, sindaco di Budrio, il paese del Bolognese dove Ticchi si candidò. «Mi indigna ancora di più la leggerezza con cui viene mostrata una offesa all'umanità, lo sterminio nei campi nazisti.
Abbiamo già avuto modo di ribadire che Budrio è un paese antifascista e contro tutte le forme di totalitarismi, di cui il nazismo è stato una massima espressione. Ma non è mai abbastanza e sufficiente ripeterlo». Per Nicola Fratoianni, segretario di Liberi e Uguali, la colpa è degli «apparati dello Stato repubblicano» che «hanno permesso una manifestazione pubblica di esaltazione del fascismo. Tutto ciò è inaccettabile».
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