AstraZeneca, il Regno Unito offre un'alternativa al vaccino anglo-svedese anche per gli under 40

Vaccini, alternativa ad Astrazeneca anche per gli under 40 nel Regno Unito
Vaccini, alternativa ad Astrazeneca anche per gli under 40 nel Regno Unito
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Venerdì 7 Maggio 2021, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:59

Le autorità britanniche offriranno un'alternativa al vaccino AstraZeneca anche agli under 40 e non più solamente alle persone sotto i 30 anni. Lo ha annunciato il Joint Committee on Vaccination and Immunisation, organismo scientifico che assiste il governo di Boris Johnson sulla campagna vaccinale anti Covid.

Secondo i dati aggiornati, nel Regno Unito, si sarebbero registrati non più di 242 casi di trombosi rara su 28,5 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca, ma la percentuale apparirebbe leggermente più elevata fra i più giovani. «Suggeriamo ora di offrire a tutte le persone fra 19 e 39 anni di età, anche senza condizioni mediche preesistenti, un'alternativa al vaccino Oxford/ AstraZeneca laddove disponibile», spiega il professor Wei Shen Lim, uno dei responsabili del Jcvi. Questa decisione sarebbe dettata dal fatto che nonostante il rapporto tra rischi e vantaggi di tutti i vaccini autorizzati resti enormemente a favore di questi ultimi, l'opportunità di scegliere fra gli under 40 diventerebbe utile in questa fase per limitare il rischio che i dati aggiornati su AstraZeneca possano indurre una parte dei più giovani a esitare a vaccinarsi causando così ritardi nella campagna d'immunizzazione.
 

La raccomandazione del Joint Committee on Vaccination and Immunisation (Jcvi) al governo britannico e alle autorità sanitarie è ora in sostanza quello di limitare l'uso di AstraZeneca per ragioni di cautela estrema solo a chi abbia da 40 anni in su. Una raccomandazione che del resto, rileva la Bbc, riflette anche una situazione in cui le forniture di questo vaccino al Regno Unito si sono ridotte, mentre nuovi approvvigionamenti sono stati concordati con Pfizer e Moderna. Nel Regno Unito sono state finora somministrate quasi 52 milioni di dosi e l'obiettivo è di arrivare a garantire almeno una prima dose a tutti gli adulti ultra-diciottenni residenti non oltre il 31 luglio.

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