La Russia «ha il diritto di utilizzare armi nucleari se necessario»: provocazione di Medvedev. Putin: salveremo le persone nei territori ucraini occupati

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La Russia «ha il diritto di utilizzare armi nucleari se necessario, non è un bluff»: la provocazione di Putin
La Russia «ha il diritto di utilizzare armi nucleari se necessario, non è un bluff»: la provocazione di Putin
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Martedì 27 Settembre 2022, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 12:03

La guerra va avanti. La Russia ha il «diritto di utilizzare armi nucleari, se necessario, in base alla dottrina nucleare. Questo non è un bluff»: lo afferma, citato dalla Tass, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, ed ex presidente della Federazione, Dmitry Medvedev. La Russia - ha aggiunto - «farà tutto il possibile per impedire ai vicini ostili, come l'Ucraina, di acquistare armi nucleari».

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Ore 18.52 - «Qualsiasi uso di armi nucleari è totalmente inaccettabile» e la Russia deve sapere che «una guerra nucleare non può essere vinta». Ma «quando vediamo che la Russia usa la retorica nucleare, dobbiamo prenderla sul serio». Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, parlando nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, in un incontro organizzato dall'S&D. 

Ore 18.32 - «Le armi che stiamo fornendo sono state finora usate in modo efficace dagli ucraini. Kiev ha il diritto di continuare a difendersi anche nei territori che saranno eventualmente annessi dalla Russia.

Dal nostro punto di vista non cambia niente, non li riconosceremo mai». Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa a Washington con il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar.

Ore 18.24 - La Commissione europea non presenterà domani la sua proposta ufficiale, ovvero una comunicazione, sulla questione del price cap alle importazioni di gas. Lo apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier. Il piano, salvo ulteriori cambiamenti dell'ultim'ora, dovrebbe essere presentato il prossimo 4 ottobre. I negoziati tra Bruxelles e le capitali sono in corso in queste ore e, a quanto si apprende, resta aperta la possibilità che un documento informale (non paper) su diverse opzioni di politica dei prezzi del gas venga distribuito agli ambasciatori dei Ventisette riuniti domani, in vista del Consiglio Affari Energia di venerdì

Ore 18.23 - Nel 2005, le Nazioni Unite hanno approvato una serie di principi per l'osservazione elettorale internazionale. Tra questi c'è che una missione di osservatori deve rispettare la «sovranità del paese che tiene le elezioni» e che dovrebbe essere il paese ospitante - in questo caso, l'Ucraina - a invitare gli osservatori. «Nessuno di questi principi è stato rispettato in questo caso», fa notare la Cnn.

Ore 17.52 - Ben 66.000 russi sono entrati nell'Ue nell'ultima settimana (19-25 settembre), con un aumento del 30% rispetto alla settimana precedente. Lo riporta l'ultimo bollettino di Frontex. La maggior parte è entrata attraverso i valichi di frontiera finlandesi ed estoni. «Gli ingressi sono aumentati significativamente in Finlandia a seguito dell'annunciata mobilitazione in Russia», nota il bollettino. «Il 19 settembre, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia hanno iniziato ad applicare restrizioni all'ingresso dei cittadini russi che viaggiano esclusivamente per turismo o per svago, restrizioni simili sono in corso in Finlandia», si legge.

Ore 17.33 - Il Consiglio della Federazione in Russia potrebbe considerare la questione dell'annessione delle repubbliche di Donetsk e Luhansk, di Kherson e di Zaporizhzhia nella sua prossima seduta in programma il 4 ottobre, ha reso noto la Presidente della Camera alta del Parlamento, Valentina Matviyenko, precisando che questo avverrà a condizione che l'esito dei referendum sarà positivo. «Rispetteremo la decisione dei residenti delle regioni. E se decidono di aderire alla Federazione russa, senza dubbio lo sosterremo. Al momento non vedo la necessità di convocare una seduta straordinaria. Penso che il 4 ottobre saremo pronti a considerare la questione, se tutto è confermato e va bene», ha spiegato, nel corso di una visita a Taganrog. «Non lasciamo i nostri indietro», ha precisato

Ore 17.31 - «Ho appena parlato con il presidente Zelensky e ho chiarito che gli alleati della Nato sono incrollabili nel nostro sostegno alla sovranità e al diritto di autodifesa dell'Ucraina: i referendum fasulli indetti dalla Russia non hanno alcuna legittimità e sono una palese violazione del diritto internazionale, queste terre sono dell'Ucraina». Lo ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Ore 15.30 - Secondo i primi dati resi noti dalle commissioni elettorali create dalle amministrazioni filorusse, oltre il 95% dei votanti si sono espressi a favore dell'annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass.

Ore 12.56 - «Nelle attuali circostanze dell'operazione militare speciale e dei referendum che si stanno svolgendo nel Donbass, il salvataggio delle persone nei territori in cui si sta svolgendo il referendum è al primo posto, è al centro dell'attenzione di tutta la nostra società a livello nazionale». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro per discutere dei lavori stagionali sul campo, secondo quanto riporta Tass.

Ore 12.44 - «Il price cap, chiesto sin dall'inizio da un numero sempre crescente di Stati Ue, è l'unica misura che aiuterà ogni Paese a mitigare la pressione inflazionistica, gestire le aspettative, fornire un quadro in caso di potenziali interruzioni dell'approvvigionamento e limitare gli extraprofitti del settore». Si legge in una lettera firmata dall'Italia, insieme ad altri 12 Paesi (Spagna, Polonia, Grecia, Belgio, Malta, Lituania, Lettonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Romania), e indirizzata a Bruxelles. «Il tetto dovrebbe essere applicato a tutte le transazioni» e «non limitato all'import da giurisdizioni specifiche».

Ore 11.23 - Ieri (lunedì 26 settembre) la Guardia di Frontiera della Finlandia ha registrato l'ingresso di «7.743 russi attraverso il confine terrestre», 3.662 russi sono poi usciti dal Paese. Lo fa sapere su Twitter la Rajavartiolaitos, la Guardia di Frontiera finlandese. «Il traffico è ancora intenso ma si è ridotto rispetto al picco del fine settimana: la maggior parte di chi entra si dirige verso altri Paesi», si legge nell'aggiornamento.

Ore 9.01 - Il presidente russo Vladimir Putin intanto, terrà «un discorso storico» il 30 settembre alle Camere. Lo scrivono i media russi, mentre secondo l'intelligence britannica Putin potrebbe annunciare formalmente proprio venerdì l'annessione dei territori ucraini dove si sono svolti quelli che Kiev e la comunità internazionale hanno bollato come «referendum farsa». Nell'ultimo rapporto dell'intelligence di Londra si legge infatti che «c'è una realistica possibilità che Putin userà il discorso per annunciare formalmente l'annessione alla Federazione russa delle regioni occupate in Ucraina. I referendum sono in corso e si concluderanno oggi».

Ore 8.46 - Fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nord Stream 1 e 2: lo fa sapere il governo danese annunciando di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche. Sono «due le perdite di gas nel Mar Baltico», hanno affermato le autorità danesi e svedesi, il giorno dopo l'annuncio di una perdita nel gasdotto parallelo Nord Stream 2. «Le autorità sono state ora informate che ci sono state altre due perdite nel gasdotto Nord Stream 1, che non è operativo, ma contiene gas», ha detto il ministro del clima e dell'energia danese in un comunicato stampa. Il governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi. Lo scrive il quotidiano Tagesspiegel , citando le proprie fonti e aggiungendo che «si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l'uno dall'altro». Secondo il quotidiano, Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una «coincidenza». I danni avvenuti contemporaneamente su tre linee offshore di Nord Stream in un solo giorno «sono senza precedenti». Lo afferma l'operatore della rete Nord Stream ag, secondo quanto riporta Ria Novosti. L'azienda ha inoltre dichiarato l'impossibilità di stimare quando sarà ripristinata la capacità operativa del sistema di reti del gas.

Ore 7.38 - Oltre il 50 per cento della popolazione dei quattro territori occupati dalla Russia in Ucraina ha votato e per questo i referendum per l'annessione sono «validi». Lo riferiscono i media russi riferendosi al voto che si è svolto al 23 e si completerà oggi, mentre la comunità internazionale parla di « referendum farsa» e ritiene «ampiamente falsi» i dati sull'affluenza«. L'agenzia di stampa statale russa Tass ha affermato che lunedì 26 l'affluenza alle urne è stata dell'86,89% a Donetsk, dell'83,61% a Luhansk, del 63,58% a Kherson e del 66,43% a Zaporizhia. 

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Ore 6.41 - L'esercito ucraino ha bombardato nove insediamenti nell' autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk nelle prime ore di oggi, secondo la missione della DPR presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento citata dalla Tass. Secondo la missione, dieci munizioni da 152 mm e undici munizioni da 155 mm sono state sparate su Donetsk prima delle 6:00 e altri otto villaggi sono stati presi di mira. «L'esercito ucraino sta bombardando pesantemente il territorio della DPR nel tentativo di interrompere il referendum sull'adesione alla Russia», ha detto sabato l'autorità filorussa nel Donetsk Denis Pushilin al canale televisivo Rossiya-24.

 

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