Il britannico rilasciato dalla Russia: «Pugnalato alla schiena e trattato peggio di un cane». Il racconto choc di Aiden Aslin

Aslin era stato catturato ad aprile a Mariupol e condannato a morte

Il britannico rilasciato dalla Russia. «Pugnalato alla schiena e trattato peggio di un cane»: il racconto choc di Aiden Aslin
Il britannico rilasciato dalla Russia. «Pugnalato alla schiena e trattato peggio di un cane»: il racconto choc di Aiden Aslin
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Domenica 25 Settembre 2022, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 12:19

Le ferite, la paura e ora il racconto. Aiden Aslin, uno dei cinque britannici rilasciati dalla Russia nell'ambito dello scambio di prigionieri dei giorni scorsi, ha rilasciato la sua prima intervista ai media e raccontato di essere stato pugnalato alla schiena da un ufficiale mentre era in isolamento. «Vuoi una morte rapida o una bella morte», gli è stato chiesto. Lo riporta il Guardian.

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Aslin, 28 anni, ha affermato di essere stato «trattato peggio di un cane» dopo essere stato catturato nella città sud-orientale di Mariupol.

Insieme con altri prigionieri - ha riferito - erano costretti a stare in piedi e cantare l'inno nazionale russo per non essere picchiati.

CHI E' - Fra i cinque britannici rilasciati nello scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina mediato dall'Arabia Saudita figura il 28enne Aiden Aslin, come riferito dal viceministro della Sanità, Robert Jenrick, deputato eletto nel collegio della zona in cui vive la sua famiglia d'origine. Aslin era stato catturato ad aprile a Mariupol e condannato a morte da un tribunale della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk per «attività mercenarie» insieme al connazionale 49enne Shaun Pinner, fatto prigioniero in circostanze analoghe.

 

I cinque sono Aiden Aslin, Shaun Pinner, John Harding, Dylan Healy e Andrew Hill: «non vedono l'ora di tornare alla normalità con le loro famiglie dopo questo orribile calvario», ha affermato Dominik Byrne, co-fondatore del Presidium. Lo riporta il Guardian.

LA CATTURA - I cinque britannici rilasciati non sono erano immediatamente identificati ufficialmente tranne il 28enne Aiden Aslin. Gli altri nomi sono stati tuttavia evocati più tardi dalla Bbc, secondo cui si tratta di: Shaun Pinner, 48 anni, condannato a morte a giugno da un tribunale dell'autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk con Aslin e come lui da allora in attesa di appello; John Harding, 50enne di Sunderland; Andrew Hill, 35enne di Plymouth; e Dylan Healy, ventenne di Hungtingdon, vicino a Cambridge. I primi 4 erano tutti stati riconosciuti come «combattenti», arruolatisi nelle file delle forze ucraine. Il quinto veniva invece indicato a Londra come un volontario. Healy era stato catturato ad aprile in una zona di prima linea del fronte ucraino assieme al 45enne Paul Uray, poi morto a luglio in detenzione, ufficialmente per malattia. Sia Healy sia Urey erano stati allora additati a Mosca come spie; mentre nel Regno Unito erano stati presentati come attivisti umanitari impegnati nella consegna di aiuti per conto di una ong britannica.

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