Maxim Moiseev aveva 22 anni. Fin da bambino il suo sogno era sempre stato quello di lavorare a bordo degli aerei. Una passione che probabilmente non avrebbe immaginato sarebbe diventata fatale. È morto anche lui a bordo dell'aereo Sukhoi Superjet-100 della compagnia di bandiera russa Aeroflot, che ieri ha preso fuoco tentando un atterraggio di emergenza all'aeroporto Sheremetyevo.
I notiziari russi, citando fonti anonime, hanno riportato che Moiseev si trovava nella parte posteriore dell'aereo, da dove sono divampate le fiamme dell'incendio e che ha tentato fino all'ultimo - ma senza successo - di aprire lo scivolo di evacuazione della porta posteriore.
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Nell'incidente sono morte 41 persone mentre i superstiti finora identificati sono 33.