Aereo precipitato, tra le vittime Sebastiano Tusa: archeologo di fama mondiale e assessore alla Regione Sicilia

Aereo precipitato, tra le vittime Sebastiano Tusa: archeologo di fama mondiale e assessore alla Regione Sicilia
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Domenica 10 Marzo 2019, 14:16 - Ultimo aggiornamento: 17:43

Nella lista dei 157 passeggeri del volo dell' Ethiopian Airlines precipitato oggi figura anche l'assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenia, per un progetto dell'Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d'Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.

L'assessore ai Beni Culturali della Regione siciliana Sebastiano Tusa era diretto a Malindi, in Kenia, per una conferenza internazionale promossa dall'Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo. L'Unesco ha espresso interesse a fare campo a Malindi per farne il centro di interesse storico e di recupero delle tradizioni e della cultura di tutto il Kenya. Il professor Tusa, Soprintendente del mare della Regione siciliana, era stato chiamato proprio in virtù della sua competenza nel settore dell'archeologia marina. Le ricerche di Tusa e del suo staff, di concerto con il direttore del Museo Nazionale di Malindi Caesar Bita, hanno evidenziato grosse potenzialità nell'ambito dei ritrovamenti sotto la superficie dell'oceano indiano, al largo di Malindi.

La moglie dell'archeologo. Nell'abitazione di Sebastiano Tusa è un via vai di parenti e amici. Tutti cercano di consolare la moglie dell'archeologo, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d'arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo, che cerca inutilmente di trattenere le lacrime. «Mi hanno chiamato dalla Farnesina - dice - mi hanno detto che non ci sono superstiti...». Nell'appartamento dell'antico edificio in Piazza Ignazio Florio, a due passi dal porto, la commozione è altissima. La moglie di Tusa vorrebbe ancora aggrapparsi alla speranza, ma le notizie che giungono da Addis Abeba sembrano cancellare ogni dubbio residuo. «Sto aspettando che mi chiamino nuovamente per decidere cosa fare», aggiunge Valeria Patrizia Li Vigni che appare attonita e spaesata. Questa mattina era andata a fare jogging con un'amica, poi alla Messa come ogni domenica. «Aspettavo una telefonata da Sebastiano - spiega - mi aveva detto che avrebbe chiamato non appena atterrato a Nairobi. Ma quella telefonata non arrivava». Un ritardo che aveva cominciato, piano piano, a trasformarsi in preoccupazione. Poi l'abbraccio disperato con la cognata, Lidia Tusa, che aveva saputo della notizia attraverso il tam tam delle prime indiscrezioni giornalistiche, e la telefonata dalla Farnesina: «Ci dispiace comunicarle che suo marito figura nella lista dei 157 passeggeri del volo Ethiopian airlines diretto a Nairobi». Ma questo la moglie di Sebastiano Tusa lo sapeva già.


Chi era Sebastiano Tusa. Dall'11 aprile 2018 ricopriva la carica di assessore ai Beni Culturali per la Regione Siciliana. Era anche professore di Paletnologia presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Figlio del famoso archeologo Vincenzo Tusa. Dirigente della Regione Siciliana, negli anni novanta è stato responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Nel 2003 durante scavi da lui diretti a Pantelleria vengono trovati tre ritratti imperiali romani. Nel 2004 è nominato come primo Sovrintendente del Mare da parte dell'assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana. Ha organizzato missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran e Iraq. Nel 2005 ha guidato gli scavi a Mozia, riportando alla luce, sulla strada sommersa che conduce all'isola, delle strutture identificabili come banchine. Nel 2008 ha realizzato un film documentario con Folco Quilici sulla preistoria mediterranea a Pantelleria. Gli scavi da lui promossi, e condotti sul campo da Fabrizio Nicoletti e Maurizio Cattani, hanno anche confermato il ruolo di Pantelleria come "crocevia per i mercanti" in epoca antichissima.

Abbandonata la ricerca sul campo, si è occupato di amministrazione dei beni culturali nei ruoli della Regione Siciliana, guidando la soprintendenza di Trapani.

Nel gennaio 2010 era stato nominato Socio Onorario dell'Associazione Nazionale Archeologi. Nel 2012 è tornato a dirigere la Soprintendenza del Mare. Nel marzo 2012 si è candidato al consiglio comunale di Palermo nella lista di FLI ma non è stato eletto. L'11 aprile 2018 è stato nominato assessore ai Beni Culturali dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in sostituzione di Vittorio Sgarbi.
 

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