Aereo caduto, il pilota urlò alla torre di controllo: «Break, devo riprendere quota». Il 737 era troppo veloce

Aereo caduto, il pilota urlò alla torre di Controllo: «Break, devo riprendere quota». Il 737 era troppo veloce
Aereo caduto, il pilota urlò alla torre di Controllo: «Break, devo riprendere quota». Il 737 era troppo veloce
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Domenica 17 Marzo 2019, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 19:03

Poco prima della manovra richiesta alla torre di controllo, il pilota urlò «break, break», indicando agli altri aerei e alla torre di controllo di interrompere le altre conversazioni non urgenti. Il pilota sembrava molto spaventato, ha aggiunto una fonte citata dall'agenzia internazionale Reuters. Si infittisce il mistero sull'aereo dell'Ethiopian Airlines, caduto ad Addis Abeba il 10 marzo con 157 persone a bordo.

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Una fonte - che ha ascoltato la registrazione della conversazione con la torre di controllo - riferisce che il Boeing «andava a un'inusuale alta velocità dopo il decollo», quando «il pilota ha riferito di avere problemi e chiesto il permesso di prendere quota rapidamente». Nella conversazione il pilota del Boeing 737 Max chiede di salire a 14 mila piedi sopra il livello del mare (6.400 piedi sopra l'aeroporto), ma a 10.800 piedi l'aereo scompare dai radar dopo aver cominciato a girare per tornare indietro, per quello che il pilota ha descritto come un problema al sistema di controllo del volo, ha aggiunto la fonte, che ha chiesto l'anonimato perché le indagini sul disastro sono ancora in corso.

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Lavoro sulle scatole nere. A Parigi i tecnici hanno iniziato a lavorare sul cockpit voice recorder (Cvr) del Boeing 737 MAX 8 dell'Ethiopian Airlines, precipitato questa settimana poco dopo il decollo. L'Ufficio francese di inchiesta e di analisi per la sicurezza dell'aviazione civile (Bea) ha riefrito che il lavoro è già stato avviato anche sull'altro dispositivo recuperato, il flight data recorder (Fdr). Il tempo dell'analisi dei dati dipenderà da quanto i due dispositivi sono rimasti danneggiati nel disastro che ha ucciso le 157 persone a bordo dell'aereo. A chiedere l'assistenza dell'ente francese sono state le autorità etiopi, che non dispongono degli strumenti tecnici per analizzare i dati delle scatole nere.

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