Mindfulness, il primo passo per rilassarsi: ascoltate il vostro respiro

Mindfulness, il primo passo per rilassarsi: ascoltate il vostro respiro
di Barbara Di Chiara
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 15:18

Cinque le regole: smettere di giudicare, di stabilire standard, di seguire tabelle di marcia, abbandonare l’ansia da prestazione e rivolgere la curiosità per se stessi e per il presente. Tutto questo si chiama Mindfulness, ossia consapevolezza particolare di quello che facciamo, di come ci muoviamo, persino dei passi in automatico che compiamo. Quindi porre attenzione che è il contrario, facile a dirsi, meno facile da farsi, di distrazione. La mindfulness non è una fuga dalla realtà ma aiuta a cambiare il modo in cui la affrontiamo. Il primo esercizio che è quello di essere determinati all’ascolto di un qualcosa di così sottile come il respiro, ci si può distrarre continuamente ma l’esercizio è proprio quello di mantenere l’intenzione di tornare al respiro ogni volta.

Ci distraiamo e ritorniamo ad ascoltarlo, diventando consapevoli del fatto che stiamo respirando e portiamo l’attenzione al movimento del respiro nel corpo, lo sentiamo quando entra e quando esce, senza modificarlo. Se la mente si distrae, torniamo al respiro. La mindfulness è “parente” della meditazione. L’obiettivo è migliorare la chiarezza mentale. Nel 1979 Jon Kabat-Zinn, biologo e ideatore del metodo, fondò presso la scuola medica dell’Università del Massachusetts, la prima clinica per la riduzione dello stress in cui utilizzò la mindfulness. Da allora migliaia di studi hanno mostrato l’efficacia della mindfulness per ridurre lo stress e migliorare il tono dell’umore (Jon Kabat-Zinn “Mindfulness per principianti” Mimesis editore).

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