Libri, l'impresa di Rita Collins: per tre volte il giro degli Usa con il suo camper Santa Rita pieno di volumi

L'ex insegnante del Montana porta in giro i suoi 700 libri in ogni angolo degli Stati Uniti

Libri, l'impresa di Rita Collins: per tre volte il giro degli Usa con il suo camper Santa Rita pieno di volumi
di Anna Guaita
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 12:24 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 07:43

Se il tuo sogno è di aprire una libreria, ma vivi in una cittadina troppo piccola per poter sperare che una simile impresa abbia successo, la soluzione è di allargare il tuo sogno all’intero Paese.

È quello che ha fatto Rita Collins, quando ha capito che nella sua cittadina di Eureka, nel Montana – 1500 abitanti - non avrebbe avuto abbastanza clienti. Rita ha comprato un furgone, e con l’aiuto di un architetto l’ha sventrato e arredato con delle scaffalature, una soffice moquette, luci diffuse e calde, due poltroncine, un tavolino. Poi, insieme a un grafico, ha disegnato un marchio che ricorda quello dei commercianti che al tempo dei pionieri giravano il Far West, e si è messa in moto. La libreria itinerante si chiama Santa Rita, in onore della Santa delle «cause impossibili», perché «sembrava davvero un sogno impossibile nel 2016» dice ridendo Collins.

IL TAVOLINO

Sei anni più tardi la «libraia errante» è diventata un mito americano, intervistata e ammirata, e nominata «eroe della nazione» dal canale tv NewsNation. A 71 anni Rita, una vita nell’insegnamento specie verso i bambini con difficoltà di apprendimento, ha già attraversato gli Stati Uniti tre volte, oltre ad aver compiuto lunghe missioni in altri 30 stati. Quando arriva in una cittadina parcheggia davanti a bar, caffetterie, mercati, birrerie, fiere. Allunga una tenda davanti alla porta del suo furgone, piazza fuori un tavolino con una macchina da scrivere e una sedia, «per insegnare ai più giovani come si scriveva prima del computer» e accoglie i clienti. E la folla non manca. Dopo aver dedicato gli ultimi 10 anni all’università di Masaryk, a Brno, nella Repubblica Ceca, tornata negli Usa si è reinventata con il furgone itinerante, la soluzione per poter «portare i libri alla gente».

Contiene una media di 700 libri, meticolosamente organizzati per argomento, in scaffali angolati in modo che nelle curve e nelle discese i libri non volino da tutte le parti.

«Quelli che consiglio in questo momento? "The stone sister" di Caroline Patterson, "The Wolverine way" di Douglas Chadwich o The gentleman in Moscow di Amor Towles». Tutti romanzi di formazione dalla saga familiare alla salvaguardia ambientale fino all’affresco storico. Capita talvolta che durante i suoi viaggi Rita finisca tutti i volumi, ma allora il tam tam di amici, conoscenti e clienti si mette in moto, e corre in suo soccorso. È successo nella Carolina del nord, ad Asheville, dove il suo furgone è stato riempito di nuovo grazie al passaparola.

Dopo sei anni di vita itinerante, Rita Collins smentisce due luoghi comuni sugli Stati Uniti: non ha mai avuto scontri con la criminalità e la violenza nonostante abbia viaggiato da sola in quasi tutti gli Stati, e non ha trovato l’odio che divide il Paese: «Le comunità sono ancora forti, la gente parla, discute civilmente ed è sempre gentile». Certo, spiega: «Non viaggio mai di notte e non mi fermo nei grandi parcheggi dei camionisti. Dovunque cerco di trovare un letto per la notte attraverso Servas, un’organizzazione senza scopo di lucro che fornisce un servizio di scambio di ospitalità. In tutti questi anni sarò stata in hotel solo due o tre volte, e posso dire di aver sempre incontrato persone gentili e disponibili». Consiglierebbe questo mestiere ai giovani? «Certo, così possono mantenersi e girare il mondo. Lo consiglierei soprattutto a voi italiani, che avete la fortuna di avere tante piccole città una più bella dell’altra. E poi a voi italiani piace leggere, no?»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA