Dharma Mangia Woods: «Mai senza i Texani, ma è il corpetto a darmi felicità»

Dharma Mangia Woods: «Mai senza i Texani, ma è il corpetto a darmi felicità»
di Veronica Timperi
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 17:12

Il suo nome in sanscrito significa “legge mistica”, e di questa osservanza di doveri l’attrice Dharma Mangia Woods, romana, classe 1994, ne ha fatto tesoro lungo tutto il suo percorso. Nata nella Capitale da madre italiana e padre australiano, è cresciuta a Manziana, non distante dal Lago di Bracciano, con la passione per la natura, gli animali, ma soprattutto per il cinema, il teatro e la tv. Dopo la maturità inizia subito a studiare recitazione, cosa che la porta presto ad interpretare piccoli ruoli con registi come Paolo Sorrentino in The young Pope, Gabriele Muccino ne’ L’estate addosso e nella serie in costume Più forti del destino nel ruolo della protagonista. Alla Festa del Cinema di Roma è stato presentato il film La stranezza di Roberto Andò (in sala dal 26 ottobre) in cui interpreta la figlia di Toni Servillo. La vedremo poi, entro nel prossimo film di Valter Veltroni accanto a Neri Marcorè, e al cinema insieme ad Angela Finocchiaro e Christian De Sica.

Dharma che rapporto ha con la moda?

«Ho conosciuto il mondo della moda tardi, prima ero un maschiaccio, cosa che in realtà ancora mi porto dietro fieramente.

Al liceo mi ritrovai in classe con ragazze molto fashion e cercai di uniformarmi, non funzionò». E oggi come va? «Diciamo che con gli anni ho smesso di giudicare il mio modo di essere, ho trovato anche il mio modo di vestire. Per me è un’estensione della personalità, mi vesto in base a come mi sento, un giorno stilosa, quello successivo pigiama...».

Ha mai vissuto momenti di shopping sfrenato?

«Certo, per me è terapeutico. Amo i mercati, tutte le domeniche vado a Porta Portese, a Roma, da sola. È un rituale, penso e nel frattempo mi diverto a trovare pezzi unici ad un ottimo prezzo». Come definirebbe il suo stile? «Molto vario. Con gli anni ho capito che odio definirmi, anche se ho dei riferimenti come Lady D e Jane Birkin. Dipende da come mi sento o dal personaggio sto studiando, più che altro».

Ha una parte del corpo che le piace valorizzare?

«Ho avuto per tanti anni un pessimo rapporto con il mio corpo, ancora ci faccio i conti. Preferisco valorizzare il viso, senza trucco».

Quanto si sente sensuale e quanto goffa?

«Un 80% goffa e un 20% sensuale. Anche se credo che la sensualità inconsapevole sia la cosa più bella».

Attualmente ha un capo o un accessorio chiave nel suo guardaroba?

«Ho una grandissima passione per i Texani, sono il mio must have da anni. E non potrei far a meno dei jeans».

Indossa mai dei porta fortuna?

«Non sono propriamente dei porta fortuna ma ho dei “vestiti provino” che dipendono dal personaggio che porto, ma anche quelli “epoca” che usavo a lezione o per provini a tema».

Preferisce la sensualità dei tacchi o la comodità delle basse?

«Sono per le mezze misure. E sono felice che finalmente il mondo si sia accorto della bellezza delle ballerine, le amo da sempre. Le mie scarpe preferite sono infatti un paio di ballerine con tacco rosse».

C’è un abito che la fa sentire particolarmente bella e usa nei giorni no?

«Un capo che uso spesso quando mi sento bene con me stessa è il corpetto. Ho scoperto il suo potenziale durante il set di Più forti del destino, ambientata a fine 800. Per le mie giornate no invece la mia comfort zone è rappresentata da una meravigliosa collezione di felpe oversize».

Ha mai preso un indumento dall’armadio di qualcun altro?

«Mia madre ha tantissimi vestiti di quando era giovane, e ora, ne giovo io, adoro le sue giacche. Da mio fratello invece prendo le camicie». Guerra, crisi energetica, pandemia: come saranno i suoi acquisti? «Sicuramente sono più ponderati. La vera domanda è: ma ne ho davvero bisogno?».

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