Design, outdoor a misura di meraviglia: con pergolati, tappeti, luci e tavolini la creatività è sotto il cielo

Design, outdoor a misura di meraviglia: con pergolati, tappeti, luci e tavolini la creatività è sotto il cielo
di Valeria Arnaldi
9 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Luglio 2022, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 08:00

Uno spicchio di Luna, da toccare con mano, sul quale stendersi per propiziare bei sogni e, soprattutto, con cui accendere, letteralmente, la notte.

È anche il cielo serale a farsi fonte di ispirazione degli arredi per esterni, tra terrazze, balconi e giardini. A firmare My Moon Lamp è Seletti, in collaborazione con Marcantonio. Obiettivo dichiarato, far «toccare il cielo con un dito» a chi la usa. Un messaggio che pare sintetizzare la più ampia filosofia per l’outdoor, che dello spazio senza confini materiali fa anche ambiente senza limiti creativi.

L’IMMAGINAZIONE

Nella spensieratezza della bella stagione, il “gioco” diventa regola. Perfino, canone. Se all’interno delle abitazioni ad essere privilegiate abitualmente sono funzionalità ed eleganza, all’esterno a conquistare la scena sono colore, ironia, sorpresa. D’altronde, l’emergenza pandemica lo ha insegnato: gli spazi aperti sono quelli della “fuga”, dove lasciar correre liberi i pensieri e dimenticare almeno per un po’ le preoccupazioni. E da qualche anno, sono i più apprezzati della casa. Sotto il cielo, ogni sogno pare possibile. E l’immaginazione conquista nuovi volumi. Così, ecco la Luna, da accendere e su cui sdraiarsi, secondo le proprie fantasie. E, ancora con Seletti, stavolta con Toiletpaper Home, le sdraio dall’iconografia al contempo vintage e surreale. Pop. A rendere glamour la serata è Bottled di Ambientec, lampada a bottiglia, senza fili, che diffonde una luce soffusa. Da portare con sé anche durante una passeggiata in giardino, per ideali brindisi all’estate, all’occasione, alla compagnia. Linee inusitate animano le aree “salotto” a cielo aperto. Slide Design firma Big Kroko, divanetto lounge a due posti, a forma di coccodrillo, in più colori accesi e in tre varianti dai toni naturali della terra, realizzati in bioplastica derivata dalla raffinazione della canna da zucchero. Per regalare tocchi esotici anche su un balcone nel centro cittadino. Del medesimo brand “Queen loves nature”, che per i dieci anni della poltrona di ispirazione barocca “Queen of Love”, ripensa il modello in plastiche riciclate e con colori e sfumature che richiamano le costellazioni.

REGNO MAGICO

Torna dunque l’invito ad alzare gli occhi verso l’alto e, magari, a cercare stelle alle quali affidare i propri desideri. È il bagnasciuga a farsi musa per la River Collection di Tonon. Il design guarda alla sabbia scolpita da acqua e vento, e ne fa lo spunto per sedute in “soft touch plus”, poliuretano flessibile morbido con membrana esterna elastica. In questi scenari da Alice nel Paese delle meraviglie, non possono mancare le carte da gioco. Di Artwork Italian Heritage by Kerasan, la collezione “Segni delle Carte”, composta da scultorei tavolini o sedute in ceramica a forma di cuori, quadri, fiori e picche. Non rimane che trovare il modo di chiudere la porta di questo regno “magico” alle proprie spalle. Concepito principalmente per ristoranti e bar, si presta ovunque si vogliano creare spazi “intimi” e separazioni il divisorio “Sipario” di Nardi, con vaso-fioriera, per innalzare pareti verdi. O chissà, piccole suggestioni labirintiche per lasciare il mondo “fuori”. 

TAPPETI: IN CERAMICA O FIBRA, ARTE SOTTO I PIEDI

Decorazione realizzate a mano, dai colori accesi. Bordi, come da tradizione. E anche frange. Sono modulari e realizzati in maiolica i prodotti della Collezione Carpet, proposta da Ceramica Francesco De Maio, azienda campana, che unisce le tradizioni della costiera amalfitana, di Capri e di Vietri nell’offerta di speciali tappeti di ceramica, per arredare gli esterni e non solo. A conquistare è proprio il comfort di questi tappeti, disegnati da Giuliano Andrea dell’Uva, che, singoli o sovrapposti, portano le luci del Mediterraneo in qualunque ambiente, rinnovando l’idea stessa delle maioliche per esterni. Il tappeto viene riletto anche da Liu Jo Living, con Ensemble Caillou, sistema di sedute che ha il suo primo elemento in un tappeto in fibra di poliestere termoresistente concepito per isolare dalla pavimentazione, assicurando il massimo comfort. L’accoglienza è il concetto chiave del tappeto outdoor che si traduce anche nell’offerta di una superficie morbida su cui camminare scalzi o magari stendersi a prendere il sole, senza lettino, e a osservare il cielo. La ricerca è attenta pure in termini di materiali, all’insegna di proposte “eco”. È progettato come elemento per l’arredo esterno anche Pleiadi di Warli, cucito ed assemblato a mano da maestri artigiani. Stesso brand per Mantra che, nato dalla collaborazione con un produttore italiano di filati, è realizzato in filato acrilico riciclato frutto degli scarti di lavorazione delle tende da esterno. Non solo. L’azienda, infatti, assicura che «i tappeti in Raytent a fine vita diventeranno un nuovo filato ‘re-made’». Un modo sostenibile per decorare e proteggere gli spazi, pensando anche all’ambiente.

PERGOLATI, NUOVE STANZE ALL'APERTO

Arredare gli spazi esterni significa, in taluni casi, anche creare ambienti, separazioni, “stanze”, aumentando la loro vivibilità attraverso coperture ad hoc. Sicom, azienda di Gubbio, presenta pergotenda, sistema di copertura scorrevole a impacchettamento, in alluminio o in legno, che unisce design e tecnologia. Le pergole bioclimatiche vantano una copertura con lamelle frangisole orientabili che permette di avere ambienti pienamente godibili in tutte le stagioni. Tra le “stanze” che si possono creare en plein air anche ambienti dedicati al gusto. Sono performance da alta cucina, almeno dal punto di vista tecnico , quelle promesse da Formalia Outdoor, prima cucina Scavolini concepita proprio per gli ambienti esterni.

L’idea del brand nato a Pesaro è quella di trasformare la preparazione di un pasto in un momento di intensa convivialità e vera e propria festa, magari con “show cooking”. Linee e volumi sono progettati per dialogare con gli spazi aperti. E diciannove elementi consentono di personalizzare il modello, secondo spazi ed esigenze, o fantasia. Alle ricette da preparare en plein air pensa pure Laboratorio Mattoni con la free standing kitchen Ginevra, caratterizzata dal rivestimento con imponenti greche valorizzate dalle Led RGB gestibili tramite telecomando. Torna, dunque, la visione di una cucina come occasione di “spettacolo” e condivisione, sorta di teatro per mettere in scena i propri talenti e sedurre il “pubblico”. Cesar griffa Williamsburg, stazione di lavoro consacrata al gusto, che, grazie alla collaborazione con Foster, esce dagli spazi deputati e, con un rivestimento in acciaio, occupa giardini e verande, permettendo di ospitare gli amici anche ai fornelli. E così la modalità “party” diventa atmosfera da ricercare e creare. Funzionalità e accoglienza sono gli “ingredienti” della cucina perfetta.

DIVANI, IL RELAX SOSTENIBILE

Divanetti in stile classico, anche vintage. Panchine dal design essenziale. Isole consacrate al relax. Sedute a dondolo per farsi cullare. Il “salotto” si sposta all’esterno, nella bella stagione e conquista, giocando con più forme e suggestioni. Quali che siano spazi e gusti, la parola d’ordine è “relax”. Unopiù, nata nel 1978 nel cuore della Tuscia, punta sul comfort, spaziando tra più modelli di divani e sedute, incluse “isole”, come Pevero, in teak, in forma circolare. Le linee morbide seducono sin dal primo sguardo, invitando a stendersi, abbandonare i pensieri e rilassarsi totalmente. E a completare scenario e “ambiente”, la collezione vanta anche un tavolo basso con ruote, che segue le linee dell’isola, abbracciandola. Il salotto all’aperto si può declinare e comporre in molti modi, secondo diverse concezioni di relax. Festeggia vent’anni Beanbag di Fatboy, pouf oversize a forma di cuscino, che, nelle dimensioni “extra” appunto, è studiato per avvolgere il corpo. Decisamente diversa la visione di Fendi Casa, nella serie Sagano di Piero Lissoni, realizzata con rare canne di bambù e giunture in metallo con il logo Fendi: un design raffinato che pare legare passato e presente, memoria e trend contemporanei. L’ispirazione per i cuscini è naturale. Il rivestimento è in canapa o in tessuto con foglie tropicali. Armonia e sostenibilità sono al centro della collezione Second Life nell’ambito di Circle of Harmony di Natuzzi Italia. La “seconda vita”, si apprezza pienamente nel pouf “Terra”, frutto della collaborazione con Marcantonio: linee morbide e bretelle che collegano seduta e schienale a creare una forma circolare catturano gli occhi, l’impatto zero sull’ambiente si fa cuore di un arredo consapevole. E per portare il “gioco” anche in tale ambito Roberti presenta il divano a dondolo Gravity, in acciaio con corde. 

ILLUMINAZIONE, STREGATI DALLA LUNA

Ci sono anche piccoli lampioni tipici dello spazio urbano, dalle forme un po’ retrò, che con la loro luce calda richiamano alla memoria passeggiate serali in città, tra le proposte per illuminare gli spazi esterni. Ethimo, brand di Vitorchiano, nel viterbese, firma Pharos, collezione ispirata ai lampioni ottocenteschi, con particolare riguardo per quelli veneziani. Disponibile in due altezze, assicura una luce diffusa, accogliente. Non manca la versione da parete. Gioca con le forme e con la praticità della triplice funzione Tetris – stesso brand – lampada da terra che è anche tavolo da appoggio o pouf. Un modo per arredare gli ambienti esterni, risparmiando spazio e portando, al contempo, una nota giocosa e sorprendente nell’arredo. Anche l’umbra Emu si diverte con le forme: il cactus è la musa di Ficus, base in acciaio e lamiera, cui si possono aggiungere più complementi come foglie e frutti. Sono artigianali e possono essere personalizzate secondo le richieste le lampade di Biluce, brand nato nel 1968 in provincia di Ancona, che offre pure la progettazione illuminotenica per ambienti, garantendo così luci “su misura” di contesto e, soprattutto, desideri. Kiki di Martinelli è una lampada esterna a sospensione composta da più punti e alla distanza di cento centimetri l’uno dall’altro. Per una luce scenografica.

TAVOLINI, GEOMETRIE IN FERRO BATTUTO

Tavolini, sedie e poltrone realizzati in ferro battuto, a costruire rigorose geometrie o articolate trame di motivi naturali. E piani per tavoli intarsiati, in mosaico o in pietra lavica, con un’ampia selezione di fantasie e motivi, dalle più classiche composizioni floreali a immagini di paesaggio, senza dimenticare soggetti “golosi”, come la pizza. È in un’antica lavorazione il cuore dell’offerta e della visione dell’azienda Ferroni, nata oltre settant’anni fa in Abruzzo e portata avanti da più generazioni, specializzata nella lavorazione artistica di rame, ottone e ferro battuto. Il piacere è proprio quello di portare un tocco creativo - e senza tempo - negli spazi esterni. Sono i materiali a conquistare lo sguardo anche nei tavoli di varie altezze in metallo verniciato Aldìa proposti da Giorgetti, con piano in graniglia di polvere di marmo. L’idea è portare pure all’aperto una produzione ricercata, che gioca su materiali pregiati, per ricreare suggestioni da interno, ma, al di là dell’apparenza, concepite proprio per giardini, terrazze e balconi. E sui materiali punta l’attenzione anche Pedrali, con Caementum, tavolino monoblocco realizzato, appunto, in cemento, dal design semplice e “leggero”, nato dalla collaborazione del brand con Marco Merendi e Diego Vencato. Resistente agli agenti atmosferici, il cemento viene ripensato a regalare volumi inusitatamente “morbidi” all’occhio.

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