Da Versace a Capasa, l'orecchino diventa single e XXL

Da Versace a Capasa, l'orecchino diventa single e XXL
di Silvia Cutuli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Novembre 2022, 18:08

Mono e maxi, l’orecchino in solitaria è tra i grandi protagonisti di stagione, in versione scultorea o minimal chic, purché lasci il segno esibendo dimensioni generose e una forma originale. Una sola parola d’ordine è ammessa: osare. La mania del single earring punta sul mono orecchino di taglia XXL, colorato o super luminoso, da valorizzare lasciando scoperto il viso e magari anche le spalle, legando i capelli in una coda. Accade così che l’orecchino giochi in solitaria da vero protagonista tra i gioielli più glamour, regalando una carica all’outfit secondo lo stile della collezione.
«Ho lavorato sull’individualità con il trucco, l’acconciatura, l’abito e i gioielli - spiega Ennio Capasa, tornato a sfilare con Capasa Milano, lavorando a quattro mani con Gianni De Benedittis di futuroRemoto. Risultato: la capsule di gioielli Unconventional Jewelery dove l’orecchino singolo ha forma tridimensionale a cubo o a sfera, quasi sospeso sul filo d’argento e oro etico, con le perle blu di Tahiti estratte con sistemi sostenibili. Proposte dallo stile genderless che regalano luminosità ai look.


Piglio ribelle 
In casa Versace il mono orecchino ha il merito di imprimere un piglio ribelle ben mixato a una certa attitudine aristocratica: le perle ben esibite all’orecchio non devono trarre in inganno. «Questa collezione è costruita sul contrasto e la tensione, come un elastico che, una volta teso, si lancia sprigionando tutta la sua energia», dice Donatella Versace, pensando alla sua ribelle regale cui affida mono orecchini modellati come stiletti affilati dalle punte acuminate in stile punk.
Alla New York Fashion Week i maxi orecchini da esibire a un lobo soltanto accompagnano le creazioni del britannico Christian Cowan. Nella collezione invernale il glamour della vecchia Hollywood si mixa allo stile disco degli anni ‘70, intercettando il gusto della Gen Z.

Tant’è che lo sguardo si posa sulle scultoree creazioni esibite all’orecchio, in ottone placcato oro firmate dall’italiano anGostura per Cowan, in un gioco delle forme minimali ma di grande effetto. Ancora sulle passerelle americane, si aguzza l’occhio da Ulla Johnson, la designer nata e cresciuta a Manhattan figlia di archeologi che ha affinato la sua visione tra le strade di New York e le mete lontane dei viaggi di famiglia. I suoi gioielli martellati a mano e tempestati di pietre naturali diventano la sua cifra stilistica, frutto della collaborazione (di lunga data) con i collettivi femminili del Kenya. I mono orecchini di questo autunno inverno sono realizzati da maestri artigiani di Nairobi: intricate costruzioni in metalli martellati a mano. L’ottone tagliato e attorcigliato dà la forma di un fiore al mono gioiello che incornicia il volto; mentre è l’occhio di tigre la pietra portafortuna.


All night long
Dalle versioni scultoree, alle proposte minimal chic con l’ear cuff (quel tipo di orecchino che si indossa nell’orecchio anche se non si ha il buco) che non manca di regalare personalità al guardaroba. Facile indossarlo in ogni occasione per illuminare il viso e dare un tocco di stile anche al look più semplice. Fra le versioni più preziose non mancano quelle griffate dai nomi della moda internazionale: da Givenchy l’hardware diventa gioiello in metallo lucido e cristalli Swarovski, mentre le perle si trasformano in borchie. Tra le proposte di Bronx and Banco, il marchio australiano fiore all’occhiello della New York Fashion Week, spicca l’ear cuff a fascia grande e grondante cristalli luminosi al pari degli abiti gioiello pensati per party all night long.
 

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