«Aggredita dal calciatore Diakhate in un locale: mi hanno lasciato in una pozza di sangue»: 20enne denuncia su Fb

«Aggredita dal calciatore Diakhate in un locale: mi hanno lasciato in una pozza di sangue»: 20enne denuncia su Fb
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Giovedì 30 Luglio 2020, 19:12 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 12:19

«Mi chiamo Samantha sono di Firenze, giovedì sera in un locale sono stata aggredita da un ex calciatore della primavera della Fiorentina, attuale giocatore del Parma, Abdou Diakhate. Ero andata lì per parlare, lui mi ha colpita con un cazzotto rompendomi la mandibola. Sono costretta a operarmi, a mangiare pappine, a fare riabilitazione per mesi».  Samantha, 20 anni, parla con fatica, ha lacrime agli occhi.  Ha deciso di rendere pubblica la sua storia perchè vuole «giustizia». Come riferisce il legale della giovane, l'avvocato Francesco Di Luciano, è stata presentata una denuncia in procura e accertamenti sono in corso da parte della squadra mobile fiorentina per ricostruire l'episodio, accaduto nella notte tra il il 23 e il 24 luglio scorsi. Per la frattura della mandibola la giovane è stata operata e dovrà sottoporsi a un secondo intervento: la prognosi è di 30 giorni.

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Nel video la giovane spiega che il calciatore - con cui si conosce da anni, come spiega il suo avvocato - l'ha «chiamata per parlare, sono andata lì per parlare e lui mi ha tirato un cazzotto».
«Mi hanno lasciato in una pozza di sangue, nessuno mi ha aiutato. I buttafuori non mi hanno aiutato e hanno «scortato» il calciatore alla macchina mentre «nessuno mi ha aiutato», chi lavora nel locale «ha fatto finta di niente». Le ha «prestato soccorso» solo la sua amica: «Non esiste - spiega in lacrime - che un uomo possa rompere le ossa a una donna e invece che essere soccorsa lei viene scortato lui alla macchina perchè è un famoso calciatore». Su quanto accaduto dal locale si spiega che nessun addetto alla vigilanza ha scortato fuori il calciatore: il personale lo avrebbe accompagnato fuori proprio perchè c'erano stati problemi e nessuno si era reso conto inizialmente della gravità della ferita subita dalla giovane.

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