Le caregiver a Mattarella: «Non trattateci come cittadini di serie B»

Le caregiver a Mattarella: «Non trattateci come cittadini di serie B»
di Maria Lombardi
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Lunedì 20 Aprile 2020, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 15:54

Le caregiver si rivolgono al presidente Mattarella«Non trattateci come cittadini di serie b». La mamme di figli disabili e malati hanno già rivolto appelli al governo, da quando è cominciata l'emergenza coronavirus, per chiedere aiuto: senza assistenza, si sono dovute fare carico di tutto il lavoro di cura, soffrendo più degli altri il peso dell'isolamento. Ora chiedono che sia riconosciuto anche a loro il bonus di 600 euro previsti per altri cittadini in difficoltà. 

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Il Comitato Caregiver Familiari "Comma 255", composto da genitori e familiari di persone con disabilità grave, chiedono al presidente della Repubblica «di far sentire la sua voce per unire le forze politiche parlamentari, in un clima di ritrovata concordia nazionale, affinché nel corso dell'esame del #CuraItalia alla Camera, che inizia lunedì prossimo, siano approvati gli emendamenti Carfagna che riconoscono anche ai Caregiver Familiari il bonus da 600 già dato ad altri Cittadini in difficoltà per via dell'emergenza sanitaria».


«Comprendiamo - prosegue il Comitato dei Caregiver Familiari - come possa sembrare irrituale il rivolgersi direttamente a lei, Signor Presidente, ma non vogliamo sentirci cittadini di serie B siamo anche noi degni di tutela da parte del Governo e del Parlamento». Il Comitato lancia un appello al Parlamento «perché non resti sordo alle nostre istanze». Il gruppo si batte per ottenere il riconoscimento giuridico della fugura del caregiver. Nel 2017 la legge 205 ha riconosciuto la figura del caregiver familiare e istituito un fondo di 20 (arrivato a 25) milioni l'anno per sostenere l'attività di cura non professionale. «Eppure quel denaro, pur insufficiente, non è mai stato speso perché manca una norma apposita», ha sottolineato il vicepresidente della Camera Mara Carfagna che ha presentato una proposta di legge alla Camera per incrementare il fondo e riconoscere un assegno alle caregiver.

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