La manager più influente del rap italiano. Paola Zukar torna con la riedizione di Rap, una storia italiana (prima versione nel 2016) «qualcosa di più di una versione riveduta e corretta, è una nuova importante appendice», scrive.
Una sorta di dietro le quinte, «di backstage di quello che è successo alla scena in questi vitali quattro anni». Non solo la storia dell'hip hop italiano, del rap e della trap, ma dell'evoluzione che conduce all'urban, «pop che ha assunto molte caratteristiche tipiche della musica moderna nera, come il rap, l'R&B, il neo-soul, la bass music», fino alla drill. «Il paradosso del fenomeno rap è che siamo in un Paese che ha accettato il rap suo malgrado, forse per noia o per mancanza di altre novità».
Paola Zukar, Rap. Una storia italiana, Baldini+Castoldi, 372 p, 17 euro