È tornata Olive: burbera e felice. Il romanzo di racconti di Elizabeth Strout con l'irresistibile eroina della piccola città Usa

È tornata Olive: burbera e felice. Il romanzo di racconti di Elizabeth Strout con l'irresistibile eroina della piccola città Usa
È tornata Olive: burbera e felice. Il romanzo di racconti di Elizabeth Strout con l'irresistibile eroina della piccola città Usa
di Greta Posca
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 08:29
“Olive, ancora lei”. Elizabeth Strout ripropone, una decina di anni dopo il successo planetario del romanzo “Olive Kitteridge”, l’eroina burbera che vive a Crosby, immaginaria cittina del Maine. Olive non si è mai mossa dal suo asfittico paesotto. Sono passati gli anni, ma la vita non ha ancora finito con lei, né lei con la vita. C’è posto per un nuovo amore, nella sua vecchiaia, e amicizie profonde, e implacabili verità. 

Perché in un mondo dove tutto cambia, Olive è ancora lei. Olive è un’insegnante di matematica in pensione, vedova di Henry, madre di Christopher, podologo a New York, figlio lontano in ogni senso; una donna scontrosa, irascibile, sconveniente, eppure infallibilmente sintonizzata sui movimenti dell’animo umano e intensamente sensibile alle sorti dei suoi consimili. Dieci anni fa il personaggio è valso a Strout il Pulitzer. In “Olive, ancora lei”, la scrittrice riprende il filo da dove l’aveva lasciato e ci narra il successivo decennio, l’estrema maturità di Olive. Ma in questa sua vecchiaia c’è una vita intera. Le perdite, la decadenza fisica, la solitudine. Ma un nuovo amore, anche con Jack Kennison, docente di Harvard ora in pensione, vedovo di Olive. Insomma la vita riserva monotonia, dolore, piccoli momenti di rivelazione, istanti di comunione, brevi felicità.
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