Il valzer di Rita Dalla Chiesa con il papà eroe

Il valzer di Rita Dalla Chiesa con il papà eroe
di Enrico Chillè
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Martedì 8 Settembre 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:31
Carlo Alberto Dalla Chiesa, eroe italiano raccontato non come generale dei carabinieri o prefetto antimafia, bensì, semplicemente, come uomo e padre. Rita Dalla Chiesa, primogenita del prefetto di Palermo ucciso dalla mafia 38 anni fa e di cui ricorrono a breve i 100 anni dalla nascita, nel saggio Il mio valzer con papà racconta aneddoti e dettagli della propria vita e di quella di suo padre.

Tutti conoscono la figura pubblica di Carlo Alberto Dalla Chiesa, uomo di Stato in prima linea contro il crimine organizzato e il terrorismo, fino alla morte nell’attentato di via Carini a Palermo, ucciso con la moglie e un uomo della scorta. La primogenita Rita Dalla Chiesa ne tratteggia l’immagine intima: il generale è padre affettuoso e anche severo, marito innamorato e attento nonostante il poco tempo lasciato a disposizione dal lavoro, uomo sincero e fortemente religioso, amante dei cani, appassionato di lirica e di ballo, sempre pronto ad aiutare i colleghi dell’Arma.

Tutto parte da una fotografia: «Eravamo al Circolo Ufficiali, e mio padre mi chiese di ballare. Finalmente era solo il mio papà, non il generale. Ballammo un valzer e io ero felice. La foto di quel valzer, per me, rappresenta soprattutto una spensieratezza che non era certo la nostra compagna di vita». Parallelamente, c’è la storia della stessa Rita Dalla Chiesa, tra continui traslochi e un’adolescenza ribelle fino alla consapevolezza dell’età adulta. I proventi andranno all’Onaomac, ente che si occupa degli orfani dei carabinieri.

Rita Dalla Chiesa, Il mio valzer con papà, Rai Libri, 208 p, 16 euro
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