Furto da 300mila euro a Lecce venerdì mattina in una casa di viale della Libertà abitata da una famiglia di professionisti. E spaccata all'alba di ieri nel bar-tabacchi della stazione di servizio Ip lungo la Tangenziale Ovest, direzione Gallipoli. Bottino, 25mila euro. Ed inoltre nel Salento si sono registrati altri furti di entità più lievi. I furti ordinari prima che la pandemia da Covid 19 stabilisse nuove regole e limitazioni negli spostamenti tra un comune ed un altro e vietasse di stare in giro fra le 22 e le 5.
La zona gialla e il risveglio dei crimini
Il risveglio della criminalità con il ritorno della Puglia in zona gialla? I fatti delle ultime 24 ore lo confermano ma - sostiene il questore Andrea Valentino - al momento i dati non sono allarmanti.
Il calo dei "predatori" in pandemia
I dati dei furti e delle rapine 2019-2020 e 2020-2021 indicano un calo drastico di questi reati predatori. Tanto perché le limitazioni sulla circolazione rendono più facilmente individuabili i malintenzionati. E per questo non sarà un caso che il furto a Lecce sia stato consumato in mattinata mentre la spaccata alle 5.45. In orari, dunque, in cui è consentito circolare.
Dalla prossima settimana si prospettano lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23 o a mezzanotte e la possibilità che i ristoranti ed i locali ospitino i clienti anche all'interno. «Immagino una situazione analoga a quella dell'inizio dell'estate dello scorso anno», l'analisi del questore Valentino. «Il ritorno alla vita normale coincise con la ripresa della attività criminali tradizionali e ci aspettiamo un trend analogo anche quest'anno. In una situazione eccezionale come quella del lockdown dell'anno scorso si registrò invece un calo verticale dei reati: la gente era tutta a casa, i negozi erano chiusi, la circolazione limitata alle incombenze necessarie. Un contesto d'emergenza che non fa testo, dobbiamo fare i conti con la vita di tutti i giorni. E, dunque, con la ripresa fisiologica delle attività criminali.
L'altra faccia della normalità
Ė l'altra faccia del ritorno alla vita ordinaria, quella a cui tutti ormai aneliamo. Del resto potremo trovare a gestire problemi ben più gravi. Problemi di ordine pubblico, se le attività economiche non dovessero riprendere a funzionare a pieno regime e se dovessero persistere le stesse limitazioni negli spostamenti».
Un occhio alle attività criminali ed un altro al rispetto delle norme che, come l'estate scorsa, continueranno a vietare gli assembramenti: l'estate del 2021 si prospetta così per le forze dell'ordine. Sperando che sia l'ultima. Anche per concentrare le forze e le attenzioni tutte sul mantenimento di un livello alto di sicurezza del territorio.
E.M.
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