«Non mi vaccino» e si dimette: l'assessora lascia per non mettere in difficoltà la maggioranza. Il caso della responsabile della Pubblica Istruzione di Zollino

«Non mi vaccino», e l'assessora alla Pubblica Istruzione si dimette
«Non mi vaccino», e l'assessora alla Pubblica Istruzione si dimette
di Fernando DURANTE
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 20:34

L'assessore alla Pubblica Istruzione di Zollino lascia. Non si vaccina, pur non essendo no vax, ma difende il diritto di decidere. L'annuncio di Rita Colazzo via social questa mattina scatena reazioni e commenti. 

Il post e le dimissioni

«Non sono no vax ma difendo il mio diritto di decidere». Per questo principio, l'assessore all'istruzione del comune di Zollino, in provincia di Lecce, presenta le dimissioni.

«Non voglio mettere in difficoltà la maggioranza per questa mia decisione», scrive l'assessore. È un fiume in piena l'ex amministratrice.

Capace, fra l'altro di resistere agli attacchi dell'opposizione quando aprì una strada tagliando un tratto di marciapiede. Pagó per questo, ma rimase al suo posto. Ma questa volta no, è stata irremovibile: «Non mi vaccino. La nostra vita - prosegue - non può essere legata a un QR Code e la nostra libertà non deve essere una dose più in là. Una vera democrazia garantisce ai suoi cittadini libertà di scelta».

Rita Colazzo

Lo annuncia dal suo profilo facebook con tanto di lettera alla cittadinanza in cui chiede scusa a quanti l'hanno votata (si è dimessa dal ruolo di consigliere per far posto al primo degli esclusi della lista) ma, il principio di libertà è stato prevalente su tutto, evidentemente.

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Decisione sofferta

«La mia è stata una decisione sofferta, ma non potevo transigere di fronte a queste imposizioni. Mi spiace davvero», ammette. Proprio ora, commenta, che starebbero per partire grandi lavori a cui avrebbe lavorato con passione ed impegno. Ma, ricorda che «in questi due anni, nonostante tutte le difficoltà alcuni obiettivi sono stati raggiunti, mi piace ricordare la ristrutturazione della Scuola Materna», fra gli altri impegni portati a conclusione. Si dimette dunque «con dispiacere», ma contestando il sistema.

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