«Bau bau Zara». Recita così il cartellone che da qualche giorno campeggia sulle strade di Aradeo, per dire ciao, improvvisando la sua stessa lingua, a Zara, «il cane di Aradeo».
Dopo quasi vent’anni è volata in cielo - o meglio sul ponte dell’arcobaleno, come si è soliti dire quando si parla di angeli con la coda - la dolcissima meticcia di strada, vero e proprio simbolo del paese, lasciando un vuoto grande quanto un’intera comunità. Tutti le volevano bene, se ne prendevano cura, e lei in cambio praticava egregiamente ciò in cui i cani sono dei grandi e impeccabili professionisti: l’amore. Autentico, puro, incondizionato.
«Zara era solita prendere parte al corteo funebre di ogni suo compaesano morto - racconta Andrea Simone - si posizionava in testa al corteo e lo accompagnava fino al cimitero. Pure stremata dalla vecchiaia, avanzando a fatica, Zara c’era sempre, onorava ogni defunto. Adesso è lei a essere partita per il viaggio eterno, avrebbe meritato un corteo lunghissimo, ma il divieto di assembramenti non ce lo avrebbe permesso».
E allora Aradog & Co, associazione di volontariato aradeina per la protezione e il soccorso degli animali, ha voluto dedicarle il grande cartellone affisso in paese, con una sua foto bellissima, per dirle ciao, per rimarcare che anche l’amore di un cane resta, e non si dimentica, pure dopo la morte.
«Zara era il cane di Aradeo - si legge sul lungo e toccante post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune, a firma del sindaco Luigi Arcuti e dell’intera Amministrazione comunale - una meticcia meravigliosa, microcippata e adottata simbolicamente dal sindaco e da tutta la comunità.