Xylella, richieste di indennizzo cresciute del 30%: sono oltre 9.000

Xylella, richieste di indennizzo cresciute del 30%: sono oltre 9.000
di Donato NUZZACI
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Venerdì 26 Marzo 2021, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 15:30

Oltre 9mila domande per i nuovi indennizzi per la xylella: divisi in due annualità - il biennio 2018-2019 - per il territorio di Lecce e Brindisi. Coinvolte circa 4.500 aziende tenendo conto che la richiesta poteva essere presentata per ciascun periodo. È il bilancio della corsa ai ristori per gli ulivi malati dopo che il decreto ministeriale del 17 novembre scorso e il successivo bando gestito da Arif Puglia avevano riaperto la partita dopo gli indennizzi del biennio precedente.

L'AVVISO REGIONALE


L'avviso, emanato dalla Regione per ottenere un ristoro del mancato reddito per gli uliveti resi improduttivi dalla xylella, è scaduto il 13 gennaio scorso e la novità è che, stando ai primi dati, si è registrato un più 30% di domande rispetto al bando di aiuti per le annualità 2016 e 2017. Segno che le difficoltà per gli imprenditori tendono ad aumentare. Ovviamente, l'assegnazione degli indennizzi non sarà automatica.
Il bilancio è ufficiale e a snocciolare i dati è il direttore generale di Arif Puglia, Francesco Ferraro: le domande per il 2018-2019, come si diceva, sono state oltre 9mila, mentre in precedenza per gli anni 2016-2017 le istanze erano state 6.600. «Si tratta di imprese agricole che provengono in particolare dalla provincia di Lecce ma ci sono anche aziende dalla provincia di Brindisi - fa sapere Ferraro - e ora, per istruire le nuove pratiche, è necessario che tutti i comuni abbiano erogato ai beneficiari l'indennizzo, ma prima di farlo sono obbligati alla verifica del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) oltre all'acquisizione dell'informativa antimafia a carico delle aziende che fruiscono di importi pari o superiori a 25mila euro. Ad oggi in molti casi si è in attesa di risposte».

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IL NODO


Questi adempimenti determinano, talvolta, l'impossibilità a chiudere le pratiche e comunicare ad Arif gli elenchi di pagamento avvenuto. A sua volta la stessa agenzia della Regione, in vista dell'avvio dell'istruttoria delle domande 2018-2019, ha necessità di dare applicazione all'avviso pubblico in cui si prevede che le aziende agricole non possono ricevere indennizzi per più di tre annate. Come pure non è escluso che il bando verrà riaperto per i soli pochi comuni del tarantino già compresi nel biennio 2016-2017 che, per una svista, non sono stati citati negli ultimi decreti ministeriali 2018-2019.
C'è un'altra novità. «Per questo secondo bando è Arif il soggetto erogatore dei fondi.

Una volta emanato il bando, sarà la stessa agenzia regionale ad istruire tutte le pratiche - afferma Ferraro - perché vogliamo dare un'accelerata a questi processi per venire incontro agli imprenditori del settore colpiti dalla xylella. Abbiamo lavorato tanto e stiamo lavorando ancora per rendere più veloci i pagamenti. Gli enti sono chiamati a dare supporto per la ripresa delle attività nel proprio territorio. Dobbiamo diventare tutti un corpo unico in grado di dare risposte e risultati tangibili».

GLI INDENNIZZI


L'operazione indennizzi va avanti dal 2015 con il Ministero delle Politiche agricole che ha accolto la proposta della Regione Puglia di attivare gli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale nelle aree colpite da xylella. Nel primo bando sono stati 108 i Comuni che hanno ricevuto, attraverso Arif, le risorse per poi girarle. In particolare, l'importo stanziato per il 2016 si è aggirato sui 32 milioni di euro mentre per il 2017 è pari a poco più di 35 milioni di euro. Con contributi erogati in conto capitale pari all'80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile aziendale.
L'ultimo tassello in ordine di tempo è stato comunicato a gennaio dall'ex ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova. Poco prima della caduta del Governo Conte, la ministra aveva confermato che gli indennizzi per i danni da xylella relativi al biennio 2018-2019 avrebbero toccato quota 52 milioni. Un risultato di grande importanza per il direttore Ferraro: «Con un intenso lavoro compiuto da Arif in questi ultimi mesi e con la collaborazione di tanti amministratori locali siamo pronti a dare una mano concreta a tanti operatori agricoli colpiti pesantemente dalla Xylella».

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