Arrivano i ristori per le aziende salentine colpite dalla xylella. La somma, che riguarda l'intera provincia di Lecce, è di poco meno di 63 milioni: indennizzi trasferiti dall'Arif ai Comuni e che saranno disposizione degli agricoltori entro il prossimo 31 dicembre.
Una boccata d'ossigeno per le imprese messe in ginocchio dal batterio che ha colpito l'intero territorio e che, almeno per ora, riguarda le annualità 2016 e 2017. Nei prossimi mesi, con ogni probabilità, verranno definiti i rimborsi anche per gli anni successivi anche se l'iter è ancora da completare. Si tratta, per la precisione, di 62.504.046,85 euro stanziati per i danni causati da organismi nocivi (xylella fastidiosa) alla produzione olivicola nei territori della Regione Puglia e relativi al Fondo di solidarietà Nazionale destinato a favorire la ripresa economica delle imprese agricole danneggiate. Danni che per il 2016 ammontano a meno 60%, meno 65% nel 2017.
Dopo una rapida verifica dei requisiti soggettivi, così come previsto dalla normativa comunitaria e nazionale come il Documento Unico di Regolarità Contributiva, l'informativa antimafia per le aziende che fruiscono dei fondi dell'UE di importo pari o superiore a 25mila euro e la verifica del rispetto della cosiddetta clausola Deggendorf, si procederà alla distribuzione degli importi.
A Lecce sono interessate 152 aziende nel comprensorio, ma considerando l'intero Salento si arriverà a migliaia di agricoltori. A fare la parte del leone è il capoluogo con fondi per 6 milioni e 300mila euro, quindi Melendugno con 5 milioni e 600mila euro. Al terzo posto, per consistenza di emolumenti, c'è Carpignano Salentino con 3 milioni e 600mila euro, e quindi Ugento con 3 milioni e 500mila euro.
Al di sotto della fascia dei 500mila euro, ci sono la maggior parte delle amministrazioni salentine. Va citato Giuggianello (360mila euro): è il Comune più piccolo, ma dalla discreta presenza di aziende agricole. Sotto i 100mila euro Castrignano dei Greci con 90mila euro, Guagnano con 65mila euro, Tiggiano con 37mila euro, quindi in fondo alla classifica, Martignano con 17mila euro, Sanarica con 16mila euro, Tuglie con quasi 15mila euro, Melpignano con 8mila euro, Seclì con 7mila euro e ultimo, Aradeo con 6.500 euro.
Niente ristori, invece, per Castro, San Cesario e Sogliano Cavour: sono gli unici tre Comuni in tutto il territorio della provincia di Lecce.