Xylella, il frantoio riapre nel Salento: la scommessa dei fratelli Pascali

Xylella, il frantoio riapre nel Salento: la scommessa dei fratelli Pascali
di Maria Grazia FASIELLO
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Lunedì 7 Novembre 2022, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 21:06

«In un Salento quasi del tutto martoriato dalla xylella fastidiosa, dove tante aziende agricole e tanti frantoi hanno purtroppo chiuso, noi anche quest'anno riapriamo». La scommessa parte da Vernole, da un'azienda di famiglia attiva da quattro generazioni produttrice dell'olio extravergine San Basilio. Federica e Antonio Pascali, eredi di una lunga tradizione di olivicoltori, hanno deciso di non rassegnarsi e hanno condiviso su Facebook il loro messaggio di speranza.

Durante i mesi estivi hanno ristrutturato i locali, cambiato le macchine e, grazie ad una lunga collaborazione con l'azienda Pieralisi, hanno montato il primo protoreattore della provincia.

Hanno puntato sulla qualità e sulla tecnologia.

Una sfida in memoria del papà

«Non potevamo rinunciare al sogno di nostro padre, venuto a mancare pochi mesi fa - spiega Federica - Abbiamo sempre detto che bisogna crederci, e noi ci crediamo fino in fondo». La sensazione, appena varcato il portone dello storico locale in via Lecce, è di entrare in un negozio, come spiegano gli stessi proprietari: un frantoio di nuova generazione, pensato in maniera totalmente differente dal passato. «Volevamo ispirarci ad una farmacia - continua Federica - con quel senso di pulizia, luminosità e cura che non eravamo abituati a trovare nei frantoi. Abbiamo deciso di rivoluzionare gli spazi quando, come tutte le aziende del settore, abbiamo vissuto anche noi un periodo davvero molto difficile. Purtroppo in tanti sono stati costretti a chiudere. Ma, riflettendoci attentamente, siamo giunti ad una conclusione: non si trattava solo di ripensare il nostro futuro e le nostre aspirazioni - aggiunge - Abbiamo avvertito la responsabilità di portare avanti un'azienda storica e rinnovare la fiducia nei nostri collaboratori. Siamo nati in questo mondo, è quello che amiamo fare».

Cinque anni fa hanno cominciato ad espiantare gli ulivi infetti e reimpiantare varietà resistenti nei terreni di Vernole, Castrì, Melendugno e San Foca. Oggi la famiglia Pascali ha deciso di investire per migliorare la qualità del prodotto. Il protoreattore riduce i tempi di gramolatura e migliora la gestione automatica del rapporto tra portata, tempo e temperatura, portando ad un consistente aumento della presenza dei polifenoli e migliori qualità organolettiche. «Si tratta di un impianto tecnologicamente avanzato - chiarisce Antonio Pascali - abbiamo voluto guardare oltre il nostro naso, nelle altre regioni è già utilizzato. L'impianto è totalmente controllato con un software: posso monitorare ogni passaggio da uno schermo touch. Negli ultimi anni nessuno avrebbe pensato di poter aggiornare i frantoi, dopo la xylella e l'emergenza Covid - ammette Antonio - ma la nostra scommessa è uscire dalla crisi investendo in qualità».

Non è la prima volta che l'azienda si fa conoscere per scelte originali: nel 2015 ha vinto il primo premio nazionale nel concorso Oscar Green 2015 EXPO per la categoria Campagna Amica con il progetto AgriCinema IRIS: un vecchio cinema di famiglia ristrutturato - rispolverando vecchie sedie, cinepresa, avvolgi pellicola - dove i turisti hanno l'occasione di guardare filmati che illustrano tutte le fasi produttive delle diverse tipologie di olio San Basilio, dalla raccolta alla macinatura, fino al confezionamento.

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