Villa “sigillata” dal mega rondò: spunta un ingresso secondario

"Accordi presi e rispettati. Possibili soluzioni per evitare lo sbarramento". Proprietà e Comune di Novoli prendono posizione sul caso di Villa Luisa

Villa “sigillata” dal mega rondò: spunta un ingresso secondario
di Francesco DE PASCALIS
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Martedì 21 Febbraio 2023, 21:43 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 15:35

«Quella villa è di mia madre e colui che si dichiara prigioniero è il conduttore. In accordo con la Provincia in fase progettuale è stato predisposto un secondo ingresso che permette di entrare e uscire dalla dimora». Parola del figlio della proprietaria di Villa Luisa Ratta.
La storica dimora nelle scorse ore era finita sotto i riflettori a causa di un rondò in fase di costruzione a Villa Convento, frazione a metà tra Lecce e Novoli. Opera che di fatto sbarra l’ingresso monumentale dell’abitazione e che ha portato all’esposto denuncia ai Carabinieri e al comando della Polizia Locale di Novoli da parte di un professionista che abita “in comodato d’uso” proprio all’interno di quella dimora storica. 

Il progetto 

Secondo il progetto deliberato dall’ente di Palazzo dei Celestini, nel tratto di strada in qestione era prevista una rotatoria finanziata con fondi propri con 420mila euro, ai quali si sommano poi ulteriori 250mila euro di risorse ministeriali erogate tramite la Regione Puglia. 
Con il provvedimento 124 del novembre 2021 si approvò, quindi, il progetto esecutivo, considerando di pubblica utilità l’opera, condizione essenziale questa per procedere all’esproprio dei terreni. Accordi che si realizzarono e si sottoscrissero regolarmente tra la proprietaria della Villa, la signora Luisa Lotteria, e l’amministrazione provinciale. 
Accordi che come sancito, prevedevano un ulteriore ingresso alla dimora dalla provinciale Carmiano - Villa Convento e l’arretramento con abbattimento dell’ingresso monumentale storico su via Novoli, oggi sbarrato dal guardrail.

Oltre alla realizzazione di una strada di servizio che si doveva ricollegare al viale d’ingresso di Villa Luisa. Un’ attività quest’ultima, che seppur approvata dalla proprietà, non è stata realizzata, a differenza dello sbarramento che un po’ a sorpresa è invece apparso nei giorni scorsi.

Residenti prigionieri

Nel merito è intervenuto Massimiliano Santamaria, figlio della proprietaria. «Quell’abitazione è di mia madre e colui che si dichiara “prigioniero” ne è il conduttore. Ora, non entro in tematiche tecniche inerenti la realizzazione dell’opera, non ne ho le competenze, ma chiarisco – ha chiarito Santamaria – che intanto è stato predisposto un secondo ingresso carraio che permette in tutta libertà, ed in tutta sicurezza, di poter entrare ed uscire dalla dimora. Insieme all’amministrazione provinciale di Lecce, abbiamo studiato ed individuato la soluzione migliore, più sicura ed esteticamente meno impattante per la realizzazione dell’opera. E specifico anche che sono state sostenute ingenti spese, dal locatore, per la messa in sicurezza del cantiere e per salvaguardare la libertà del “prigioniero” – conclude Santamaria - cercando la soluzione che ne minimizzasse il disagio».
Ma sulla questione è intervenuta anche l’amministrazione comunale di Novoli, per voce dell’assessore Tonio Roma. «Ci teniamo a precisare che il Consiglio comunale ha approvato il progetto esecutivo realizzato dalla Provincia comportante una variante urbanistica – ha spiegato l’architetto Roma -. L’approvazione è avvenuta a seguito della comunicazione da parte della Provincia, nella quale si precisava che relativamente al progetto in questione non c’erano state osservazioni da parte dei proprietari dei terreni interessati all’esproprio e chiarisco altresì che nel progetto l’ingresso alla villa era stato spostato in direzione Novoli e poi in via Carmiano». Quindi la precisazione finale di Roma: «Lo stato attuale dei luoghi è stato quindi concordato con la proprietà di Villa Lusia. Per quanto invece lamentato oggi dall’attuale comodatario-affittuario il Comune ha avviato un confronto con la Provincia di Lecce – conclude l’assessore novolese – utile a trovare eventuali soluzioni, a patto che la proprietà di Villa Luisa sia concorde». 

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