Una condanna e quattro patteggiamenti per gli imputati che hanno scelto riti alternativi per difendersi dalle accuse dell’inchiesta “Doppio gioco” condotta dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Carmen Ruggiero, e dalla Guardia di finanza su un giro illegate di videogiochi fra Brindisi, Lecce, e Taranto.
Gli imputati
Un anno ed otto mesi per Andrea Caputo, 41 anni, di Sannicola (avvocati Rocco Vincenti e Lanfranco Leo), a fronte dei tre anni invocati dall’accusa, nel processo con rito abbreviato tenuto dal giudice per l'udienza preliminare, Cinzia Vergine.
Processo in aula
Si stanno difendendo nel processo con il dibattimento in aula i fratelli Giovanni (avvocato), Pantaleo e Maria Teresa Rizzo, di Nardò. Stessa scelta per Luca Margherito, di Squinzano e Valentina Polo. L'accusa è, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata all'esercizio del gioco d'azzardo, alla frode informatica ed al trasferimento fraudolento di valori per sottrarli ai sequestri. A difendere gli imputati gli avvocati Biagio Palamà, Tommaso Valente e Armando Cazzetta.