Lecce nella morsa della rivoluzione del traffico: viali ristretti, auto in coda e corsie preferenziali deserte

Lecce nella morsa della rivoluzione del traffico: viali ristretti, auto in coda e corsie preferenziali deserte
di Stefania DE CESARE
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Giovedì 10 Settembre 2020, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 13:43
Corsie preferenziali vuote (o quasi) e auto in coda lungo i viali ristretti. Con il traffico che, a fronte di metà carreggiata pressoché deserta (senza bus e taxi), rischia di andare in tilt nelle ore di punta.
Primi bilanci per le bike lane. A tre mesi dalla realizzazione dell'anello ciclabile attorno al centro storico, le piste su strada restano al centro di polemiche e disagi. Corsie preferenziali della discordia che non riescono a mettere d'accordo ciclisti e automobilisti: i primi perché si sentono insicuri e costretti a manovre azzardate, i secondi perché privati del loro spazio sulla carreggiata diventata spesso una trappola.
La riorganizzazione degli spazi stradali attraverso l'introduzione delle bike lane e di nuove corsie preferenziali è stata pensata dall'amministrazione comunale per rendere più sicura la mobilità alternativa post-lockdown, incentivando l'uso della mobilità cosiddetta dolce e agevolando la circolazione dei mezzi di trasporto pubblico locale.
Eppure, dopo il nuovo riassetto stradale, la situazione si presenta diversa da quella preventivata. In città, infatti, sono sempre pochi gli autobus in circolazione (con un passaggio medio di circa 10, 15 minuti) e i taxi si contano sulle punta delle dita. A occupare le corsie riservate sono principalmente le biciclette (con numeri, però, ancora lontani dalle grandi città) e i monopattini (sempre più diffusi).
Risultato? L'auto rimane ancora il mezzo più utilizzato per gli spostamenti urbani. Il risultato, almeno nelle ore di punta, è sotto gli occhi di tutti: corsie preferenziali quasi sempre vuote, mentre chi è al volante si contende gli spazi destinati alle quattro ruote, con veicoli che, spesso, fanno fatica a defluire.

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A soffrire maggiormente del cambio è viale Otranto. Con l'arrivo delle nuove corsie, infatti, la circolazione su una delle arterie più trafficate procede spesso a singhiozzo. Gli automobilisti in arrivo dalla zona della Questura (in direzione centro) devono fare i conti con una riduzione improvvisa della carreggiata nei pressi dell'Istituto Marcelline. Una vera e propria strozzatura.
Le auto si ritrovano a dividere lo spazio con i parcheggi (a sinistra) e con le corsie per bus e bici (a destra). E, quindi, basta qualche veicolo in più (per esempio al mattino o nel tardo pomeriggio) a far saltare gli equilibri, con automobilisti spesso incastrati nel traffico e costretti a una sola via d'uscita: oltrepassare la doppia linea continua bianca e gialla destinata per sorpassare le vetture incolonnate e uscire dall'imbuto. Le lunghe code di veicoli, poi, finiscono spesso per creare intralci agli incroci con via Leuca e viale Don Giovanni Minzoni, bloccando in alcuni momenti della giornata la normale circolazione.
Stesso copione anche in viale Cavallotti e viale Lo Re: nelle ore più difficili cittadino (solitamente dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21) la presenza di numerosi mezzi rende difficile il rispetto degli spazi. Anche in questo caso non mancano imbottigliamenti rispettivamente all'altezza di via 95° Reggimento Fanteria o nei pressi di viale Marconi.
Ci sono strade, poi, dove i benefici delle corsie preferenziali sembrano quasi annullarsi a causa delle ridotte dimensioni della carreggiata. Come ad esempio su viale Oronzo Quarta. Le due arterie nei pressi della stazione cittadina sono state in parte ridisegnate in modo da poter ospitare parcheggi, veicoli e autobus - in questo caso le bici possono usufruire della pista ciclabile situata sul marciapiede divisorio tra le carreggiate - eppure non mancano gli incolonnamenti. Basta un parcheggio fuori posto, infatti, per far saltare gli schemi con auto costrette a invadere le corsie preferenziali (con rischio tamponamenti) e bus obbligati a fare un passo indietro per evitare blocchi alla circolazione.
Non mancano, poi, i problemi per i ciclisti. Con l'arrivo delle bike lane, infatti, gli amanti delle due ruote hanno potuto beneficiare di uno spazio ad hoc sulla carreggiata ma i pericoli sono dietro l'angolo. Lo spazio riservato alle bici è ancora preso di mira dalle auto. Spesso, infatti, chi pedala deve fare i conti con le brutte abitudini di alcuni automobilisti che invadono le corsie per sorpassare la fila ed evitare imbottigliamenti.
Non solo. Chi si muove sulle due ruote è ancora costretto ad affrontare dei veri e propri serpentoni per evitare le auto parcheggiate. L'abitudine della sosta selvaggia sulle bike lane si presenta nel tardo pomeriggio con la voglia di shopping: le corsie ciclabili si trasformano in posteggi per chi deve raggiungere i negozi e non vuole andare alla ricerca di uno stallo blu a pagamento. E dopo i primi mesi estivi di rodaggio, adesso per le bike lane arriva la prova più importante: il rientro definitivo in città dei residenti. Nelle prossime settimane la circolazione tornerà a pieno regime tra ritorno negli uffici e ripartenza delle scuole - e la convivenza tra veicoli e bici potrebbe farsi (ancora) più difficile.
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