Via Idomeneo: auto a fuoco e scippi. I residenti vogliono le telecamere

Via Idomeneo
Via Idomeneo
di Salvatore Sergio COSTA
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Mercoledì 26 Settembre 2018, 05:00
Cinque auto incendiate, quattro scippi e anche aggressioni con rapina. È l’inferno di via Idomeneo nel cuore del borgo antico. E ora i residenti hanno davvero paura. Tanta.
L’ultimo episodio è di alcuni giorni fa nella notte tra il 19 e il 20 settembre: l’ennesima auto data alle fiamme. Atto vandalico, ritorsione, o gesto di uno squilibrato? Ipotesi, quelle dei residenti e degli investigatori. Di concreto, da circa cinque mesi, un clima di paura e preoccupazione che ha fatto riunire residenti e titolari di b&b lungo via Idomeneo in un comitato spontaneo: in tre giorni sono state raccolte 90 firme allegate a un documento con cui si chiede a prefetto, questore e sindaco di Lecce una serie di interventi urgenti per far sì che lungo questa lingua d’asfalto dissestata e scarsamente illuminato (tra via Palmieri e la zona di Palazzo Adorno) ritorni la tranquillità perduta. 
E se questa richiesta dovesse rimanere inascoltata? «Siamo pronti a muoverci diversamente, siamo stanchi di subire e di vivere in questo clima di paura», dicono in coro. Si autotasseranno per pagare un istituto di vigilanza che garantisca un servizio di controllo nella zona. «Chiediamo che vengano installate delle telecamere di sorveglianza in via Idomeneo ed in particolare in corrispondenza degli incroci con via Isabella Castriota, via Balmes e via Degli Antoglietta. E chiediamo anche che venga potenziata la pubblica illuminazione e che venga disposto un servizio di pattugliamento delle forze dell’ordine». Sono in tanti a vivere in via Idomeneo e sono tanti anche i turisti ospitati nelle strutture ricettive. «Vogliamo condizioni di sicurezza per noi ma anche per i nostri clienti - dicono i titolari di alcuni b&b - abbiamo paura che ci possa accadere qualcosa e che possa accadere qualcosa agli ospiti con danni ben immaginabili. Basta una recensione negativa». 
Per chi abita in via Idomeneo il calare della sera è il momento in cui angoscia e paura prendono il sopravvento. “Viviamo con il terrore che nella notte qualche altra auto vada a fuoco, o di essere aggrediti da qualche squilibrato. L’ultimo episodio, l’auto incendiata alcuni giorni addietro, ci ha fatto ripiombare nel terrore. Per fortuna le fiamme sono state spente tempestivamente dal proprietario ma in altri casi abbiamo rischiato grosso”, dicono. E ricordano: “In un’occasione si è sfiorata la tragedia, visto che l’auto incendiata era alimentata a gpl e solo per il pronto intervento dei vigili del fuoco non è esplosa; la vettura era parcheggiata davanti alla porta d’ingresso di un’abitazione in cui vive una famiglia con bambini”. 
E c’è chi, stanco di vivere in queste condizioni, di essere <CF4001>privato della libertà di uscire e rientrare senza avere la paura di essere aggredito, ha pensato bene di fare le valigie e trasferirsi altrove. “Sono già un paio i residenti che hanno messo in vendita l’appartamento, ma altri sono pronti a seguire la stessa strada. Dal punto di vista emotivo è qualcosa che non riusciamo più a reggere”, sottolinea un altro dei residenti. C’è chi, poi, ancora non riesce a cancellare le immagini ed i segni lasciati dallo scippo subito: «Mi hanno scaraventata per terra per strapparmi la borsa, è stato un qualcosa di veramente terribile», dice chi questo atto di violenza lo ha subito in prima persona. 
Chi invece ha visto la propria auto bruciare sottolinea: «Non è facile, ti passano mille pensieri, non ti spieghi il perché. Difficile dimenticare». Per i residenti la misura è colma: «Speriamo che le nostre richieste non cadano nel vuoto e che qualcosa si muova. Di certo non staremo ad aspettare, in gioco c’è la nostra incolumità e quella dei nostri familiari. O le cose cambiano oppure le faremo cambiare noi, con o senza l’aiuto delle istituzioni».
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