«Riscopriamo il vero senso della Pace», il messaggio del vescovo di Lecce, Michele Seccia, alla sua comunità. Cosa ha detto

«Riscopriamo il vero senso della Pace», il messaggio del vescovo di Lecce, Michele Seccia, alla sua comunità. Cosa ha detto
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Domenica 9 Aprile 2023, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 18:29

«Approfittiamo della Pasqua per chiedere il perdono del Risorto e accogliere la sua Pace». L'augurio del vescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia è rivolto a tutti, adutli, bambini, religiosi, malati. Parla di Pace nel suo messaggio alla città, quella pace che forse oggi sembra aver perso signficato, dice Seccia: «Carissimi tutti, genitori, nonni, zii. Entro in punta di piedi a casa vostra per regalarvi la vera Pasqua: il Saluto del Signore risorto, pace a voi - dice - Non è un saluto sterile, è quello del Crocifisso risorto perché la Pace che Egli ci dona a Pasqua ci arriva dopo una settimana di passione e di morte».

Il senso della Pace

Pasqua come Resurrezione ma soprattutto come riscoperta della pace che secondo il vescovo deve far parte della vita di ognuno di noi ogni giorno imparando a conoscere il vero significato della parola: «E' la pace del cuore pagata a caro prezzo - dice Seccia rifeto al sacrificio di Gesù morto - col dono della sua stessa vita. Per questo gli auguri della pace non sono un gesto di consuetudine, come purtroppo sta diventando quello che ci scambiamo durante la messa, un gesto vuoto. Il Risorto che ci dona la pace conosce a memoria le nostre viete e sa che tutti abbiamo bisogno della sua pace, nei cuori che è il contrario della diperazione, nelle famiglie che il contratrio di infedeltà, incompresioni, ripicche, della gelosia tra fratelli e sorelle. Pace e sociale che è il contrario di qualunque disuguaglianza, qualunque povertà.

Pace nelle isitutizioni che è il contratio delle divisioni e delle contrapposizioni solamente  ideologiche e della concretezza delle proposte sociali che servono per perseguire il bene comune».

Invoca la pace nel mondo, il vescovo, «che è il contratio della guerra. Facciamo dunque pace e accogliamo il suo invito al perdono e approfittiamo della Pasqua per chiedere e ricevere il suo perdono riconoscendoci bisogno di pace e di perdono, anche quello di riconcigliazione con Dio». 

In attesa di riprendere il suo pellegrinaggio nelle comunità pastorali della diocesi di Lecce il vescovo Michele Seccia rivolge il suo augurio a tutti «fratelli sarcedoti che condividete con me il peso pastorale, alle religiose dedite alla carità, agli operatori pastorali che lavorano nel nascosto del loro ufficio. I miei auguri raggiungano anche i poveri, anziani, malati, i fratelli detenuti a Borgo San Nicola e a tutti gli operatori e poi tutte le famiglie specialmente quelle in difficoltà. Il Risorto vi doni il coraggio di ricominciare. Ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, a tutti diaconi permanenti, ai sacerdoti, a tutti voi auguri con un grande abbraccio. La pace sia con voi».

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