Verde urbano, a Lecce alberi e rami entrano in casa dalle finestre

Verde urbano, a Lecce alberi e rami entrano in casa dalle finestre
di Stefania DE CESARE
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Sabato 29 Ottobre 2022, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 19:46

C'è chi ormai ha imparato a convivere con le finestre oscurate da rami e foglie: un appartamento vista albero. Altri hanno adottato la tecnica del taglio fai da te, armandosi di forbici o incaricando una ditta privata per evitare invasioni green dalla finestra. E le segnalazioni aumentano: arbusti poco curati e potature insufficienti. Ma dal Comune di Lecce l'assessore all'Ambiente Angela Valli rassicura: «Con l'autunno al via un ciclo di potatura. Lavoriamo senza sosta con il limite delle risorse a disposizione».

Verde poco green

Il verde in città è poco green e molta incuria. Una crescita incontrollata. Rami di alberi invadenti davanti a finestre e balconi mettono in difficoltà anche i cittadini amanti delle piante.

Da mesi, ormai, i residenti di alcuni quartieri - primo tra tutti Santa Rosa chiedono più cura e attenzione verso le specie arboree presenti nel territorio. Una situazione insostenibile per alcuni cittadini, tanto da spingere i leccesi a provvedere personalmente al taglio, magari incaricando una ditta privata: una soluzione veloce per risolvere un problema di decoro ma anche di sicurezza. Ma adesso, dopo aver atteso la stagione più adatta (le potature, infatti, non possono essere effettuate in estate ma in autunno) il Comune passa ai fatti.

È al via un ciclo di potatura delle alberature pianificato dall'assessorato all'Ambiente. «In queste settimane, dopo il fermo obbligatorio, abbiamo ripreso i lavori di potatura degli alberi. L'attenzione dell'assessorato è massima e abbiamo ricominciato dalle situazioni più critiche afferma l'assessore Angela Valli -. Gli operai della Lupiae sono al lavoro su via Manifattura Tabacchi, a San Pio, e successivamente si sposteranno in via Manzoni, a Santa Rosa. Lavoriamo senza sosta, con il limite naturalmente delle risorse a nostra disposizione. Abbiamo chiare le priorità degli interventi che eseguiremo, tenendo conto, secondo la nostra esperienza, delle variabili che dilatano o differiscono i tempi».

E per cercare di ottimizzare gli interventi, l'amministrazione chiede una mano ai leccesi: «I cittadini collaborano con noi anche segnalando situazioni urgenti che bisogna affrontare al di là degli interventi programmati aggiunge l'assessore Valli -. Lavoriamo, dunque, seguendo una pianificazione che tiene conto delle priorità scaturite dal monitoraggio del patrimonio arboreo da parte degli uffici e dalle segnalazioni da parte dei cittadini. In questo senso, può essere fondamentale la collaborazione dei leccesi, ad esempio nel rispetto dei divieti di sosta temporanei che vengono stabiliti in occasione delle potature». I problemi, però, non riguardano solo gli alberi. Ma anche piante, sterpaglie, erba secca, cespugli incolti ai margini delle strade. «Parallelamente a questi lavori specifica l'assessore Valli - proseguono con regolarità secondo cicli di quindici giorni da parte delle squadre impegnate nelle macroaree le operazioni di sfalcio, diserbo, sagomatura di siepi e arbusti, spollonatura, sfoltimento dei rami secchi e potatura dei rami bassi degli alberi».

Le proteste

Nel frattempo non si placa la protesta delle associazioni ambientaliste. Per domani, infatti, il Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano di Lecce ha organizzato due presidi - alle 11 a Porta Rudiae e a seguire alle 12 in Piazza Sant'Oronzo -, per fermare gli abbattimenti dei pini sulla circonvallazione cittadina. «Una giornata per leggere i documenti contraddittori inerenti i lavori dei viali Japigia e Leopardi si legge nella nota dell'associazione ma anche per raccontare lo stato di avanzamento dell'esposto per la desertificazione di piazzale dello Stadio, riportare di un Manifesto per gli Alberi e un Piano del Verde ancora disattesi, informare su come la preservazione degli alberi in stato di salute non sia incompatibile con la realizzazione di opere di manutenzione di strade e servizi della città, riaffermare il bisogno e il diritto del cittadino di essere informato e coinvolto nelle azioni che comportano un depauperamento del bene pubblico».

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