Volete il vaccino Moderna? Presentatevi entro i prossimi 37 minuti: bufera sulla mail della Asl di Lecce ai medici di base

Volete il vaccino Moderna? Presentatevi entro i prossimi 37 minuti: bufera sulla mail della Asl di Lecce ai medici di base
di Paola ANCORA
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Martedì 6 Aprile 2021, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 20:42

«Vaccino Moderna? E' disponibile, ma dovrete recuperarlo nei prossimi 37 minuti» e cioè dalle 13.23 alle 14. La storia che stiamo per raccontarvi arriva dal Salento, dove ieri, fuori dall'hub vaccinale allestito nella caserma Zappalà, a Lecce, centinaia di persone hanno atteso sotto il sole di poter essere vaccinate senza alcun rispetto delle norme di distanziamento e, dunque, nessuna sicurezza. E' accaduto perché al Vaccine-Day dedicato agli under16 con forti disabilità non hanno risposto in molti e si è quindi deciso di ampliare la platea degli aventi diritto, convocando anche i beneficiari della legge 104 e i loro caregiver. Chi lo ha deciso? Chi ha trasferito la comunicazione? Non è dato sapere. Tutto è avvenuto tramite un tam tam sulle chat, sui social network, senza alcuna comunicazione ufficiale della Asl, in nessun momento della giornata. 

La mail del distretto sanitario

Sempre i pazienti fragili sono i protagonisti di questo secondo episodio, insieme ai medici di base. Alle 13.23 di oggi, 6 aprile, infatti, il Distretto sanitario di Lecce invia a 135 medici di medicina generale una email con la quale comunica che «è in distribuzione un quantitativo del vaccino Moderna. Chi fosse interessato al ritiro di un flacone si prenoti per telefono o mandi una mail». Peccato che tale ritiro, specificano dal distretto, debba avvenire dalle 13 alle 14 e la comunicazione sia stata inviata alle 13.23, della stessa giornata. 

Se si saltasse la prenotazione e 37 minuti non si rivelassero comunque sufficienti per uscire da casa, entrare in auto, raggiungere la sede del Distretto e ritirare in tempo il flacone così atteso da decine di anziani, malati e persone fragili, allora i medici di base potranno ritirarlo domani «con orario che sarà comunicato». Dunque, nessuna certezza. Ma, per prudenza, meglio tenere acceso il motore dell'auto.

 

Il vaccino Moderna

Tale vaccino - lo ricordiamo - contiene le molecole di RNA messaggero (mRNA) con le indicazioni per costruire le proteine Spike del virus SARS-CoV-2. All’interno del vaccino, le molecole di mRNA sono protette da una microscopica vescicola di grasso: una “bollicina” che impedisce il rapido degradamento dell’RNA (come solitamente accade) e la sua distruzione da parte del sistema immunitario in quanto componente estraneo all’organismo. In questo modo, il vaccino può entrare nelle cellule. Dopo l’iniezione, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule e inizia la sintesi delle proteine Spike. Queste ultime stimolano la produzione di anticorpi specifici da parte del sistema immunitario. Con il vaccino, dunque, si introduce nelle cellule dell’organismo l’informazione genetica fondamentale alla cellula per costruire copie della proteina Spike - la "spada" con la quale si combatte l'avversario Covid-19 - e non si introduce il virus vero e proprio, ma si stimola il sistema immunitario a reagire in caso di contatto con il famigerato coronavirus. Una volta terminato il proprio lavoro, pochi giorni dopo la vaccinazione l’mRNA del vaccino si degrada naturalmente: non c’è pertanto alcun rischio che entri nel nucleo delle cellule e ne modifichi il DNA.

Moderna viene distribuito nei centri autorizzati in scatole contenenti 10 fiale, da ciascuna di esse si estraggono 11 dosi di vaccino.

Le fiale devono essere trasportate e conservate a una temperatura compresa tra -25°C e -15° C per un massimo di 7 mesi, in base alla scadenza riportata sul farmaco. Dopo lo scongelamento, il vaccino può essere conservato tra 2°C e 8°C per 30 giorni, ma una volta aperto un flacone, questo va consumato entro sei ore.

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