Va' sentiero.... dalle Alpi a Leuca

Va' sentiero.... dalle Alpi a Leuca
di Anna Manuela VINCENTI
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 19:53

Va' Sentiero approda nel Salento: i protagonisti del cammino più grande tra i grandi cammini da ieri sono in provincia di Lecce. Stamattina incontreranno il sindaco Carlo Salvemini e poi giù sino al Cannole. Grazie all'assessore Fabio Stomaci tra i fautori della Francigena del Sud, sempre più camminatori fanno sosta in paese prima di dirigersi verso Otranto.
I sette protagonisti dell'associazione Va' Sentiero, provenienti da varie parti della penisola sono partiti alla volta del Sentiero Italia il 1° maggio 2019, da Muggia, nel Golfo di Trieste sono arrivati sino a Visso nelle Marche e poi si sono fermati, per poi proseguire in marzo. Causa pandemia hanno ripreso ad agosto dividendo il due tranche tra il 2020 (Italia centro-meridionale) e il 2021 (Italia Meridionale e isole). Hanno attraversato le Marche, l'Abruzzo, parte del Lazio, il Molise e la Puglia. E per sabato è previsto l'arrivo a Santa Maria di Leuca.
«L'amore per le montagne, per il viaggio e la riscoperta del territorio ci hanno portati fin qui - spiegano -. Va' pensiero è un'idea di viaggio basata sui concetti di condivisione e circolarità e di rivelazione dei borghi e del patrimonio storico e paesaggistico di cui l'Italia è ricca». Per sostenersi hanno lanciato una campagna di crowdfunding per rendere la spedizione sostenibile. Vogliono favorire un turismo lento, stimolare l'economia e la consapevolezza ambientale delle aree interne. Durante il percorso raccolgono dati tecnici, informazioni culturali ed enogastronomiche, producono foto e video che raccontano l'esperienza.
«Abbiamo capito - scherza Giacomo Riccobono - , che sulle Alpi si dimagrisce, per via della fatica e sull'Appennino ed in pianura si ingrassa per il buon cibo. La Puglia ci ha colpito per questa distesa infinita di campi, un variare lento di paesaggio». I sette giovani viaggiatori sono rimasti senza parole per la bellezza della città capoluogo e per la magniloquenza del Barocco. Ma c'è un ma, il solito: «Dopo Surbo abbiamo trovato delle discariche a cielo aperto, una bruttura che stona con la bellezza del mare e delle campagne. Un peccato».
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