Borse di studio a rischio: per la copertura totale mancano 3 milioni di euro. Protestano gli studenti

Borse di studio a rischio: per la copertura totale mancano 3 milioni di euro. Protestano gli studenti
di Maddalena MONGIò
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Giovedì 20 Agosto 2020, 08:52
Borse di studio per gli studenti universitari: la Regione Puglia stoppa il bando suppletivo Covid dopo aver chiesto ad Adisu, l'Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario, lo slittamento della pubblicazione. C'è un problema di risorse, alla base di questa decisione, e a rischio è anche la copertura totale delle borse di studio per gli studenti delle università pugliesi sinora fiore all'occhiello della Regione. Dallo stop parte la protesta di Link Lecce - coordinamento universitario, che bacchetta duramente la Regione e chiede garanzie. Lo stop è motivato dall'esigenza della Regione di verificare a quanto ammontano le risorse necessarie per la copertura totale delle borse del bando ordinario. Tutto era stato definito con la delibera di giunta numero 784 dello scorso 26 maggio con cui è stata approvata la variazione di bilancio finalizzata all'integrazione con fondi Por Puglia delle risorse necessarie per l'erogazione delle borse di studio Adisu Puglia relative all'anno accademico 2020/2021.

Una variazione finalizzata alla copertura totale delle borse di studio. A ingarbugliare la faccenda è intervenuto l'emendamento del presidente della Commissione bilancio, Fabiano Amati, approvato in Consiglio regionale. Da quel momento i conti non tornano più. La platea dei beneficiari si è ampliata in quanto l'emendamento ha cassato il criterio dei 65 minuti di percorrenza per considerare uno studente fuori sede. Attualmente è sufficiente che lo studente sia residente in una provincia diversa da quella della sede universitaria. In ragione di ciò la lista dei comuni di residenza che danno diritto al riconoscimento di fuori sede, si è ingrossata. Da qui il buco nella dotazione di fondi per la copertura del 100 per cento delle borse stimato in più di 3 milioni di euro, la somma che all'incirca il Governo ha destinato alla Regione per la copertura delle borse relative al bando suppletivo Covid frutto di un accordo in Conferenza delle Regioni.

In quella sede sono state decise le linee guida per l'utilizzo dei fondi straordinari per il Diritto allo Studio Universitario (DSU) e «per consentirne l'eventuale estensione anche agli studenti che, in conseguenza delle difficoltà poste negli studi universitari dall'emergenza Covid, abbiano raggiunto il merito nell'AA2019-2020». Il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, solo per il 2020, è stato aumentato di 40 milioni e alla Puglia dovrebbero esserne ripartiti 3,2. Con questi fondi si dovrebbe riconoscere una borsa di studio agli studenti che, pur presentando i requisiti reddituali, non hanno conseguito tutti i crediti previsti al 10 agosto. Ora si tratta di capire se questa possibilità sarà mantenuta dalla Regione o se i fondi andranno a coprire la differenza che al momento manca all'appello per le borse di studio del bando ordinario.

Quel che è certo? La coperta è corta e se si accontenta l'uno, si scontenta l'altro. La Regione Puglia ha deciso di emanare due bandi distinti: uno per il diritto allo studio e l'altro suppletivo per il Covid perché «semplifica la predisposizione delle domande ed evita errori procedimentali da parte degli studenti». Per il bando ordinario i termini per le domande on line sono scaduti ieri per gli studenti iscritti agli anni successivi dei corsi di laurea, laurea specialistica, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, mentre per le matricole c'è tempo fino al 7 settembre, mentre per le scuole di specializzazione e i dottorati di ricerca si potrà fare richiesta dal 1°ottobre al 16 novembre. Tutto in alto mare per il bando suppletivo destinato agli studenti che non hanno conseguito tutti i crediti ivi previsti.

Per loro è previsto un bonus Covid (cumulabile al bonus standard) di 5 crediti formativi universitari per gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle università e di 10 per chi frequenta l'Afam. A questi studenti dovrebbe essere assegnata una borsa di studio pari all'80 per cento del valore di quelle ordinarie. Se il bando ci sarà, ovviamente.
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