Unisalento, restyling da 50 milioni e due nuovi edifici a Ecotekne

Unisalento, restyling da 50 milioni e due nuovi edifici a Ecotekne
di Alessandro CELLINI
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Domenica 3 Maggio 2020, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 16:08
Un investimento da 50 milioni di euro non solo per dotare l'Università di nuovi edifici o per rimettere a nuovo quelli esistenti; ma anche per gettare uno sguardo al futuro, quel futuro che oggi, con un'emergenza sanitaria in corso, sembra ancora lontano. Ma l'Università del Salento si rimette a nuovo, e lo fa soprattutto per chi quelle aule e quei corridoi inizierà a frequentarli tra qualche tempo. Il Consiglio di amministrazione dell'Ateneo leccese, infatti, ha dato l'ok definitivo ad una serie di interventi edilizi delle sue sedi che porteranno alla riqualificazione e allo sviluppo sostenibile degli spazi.

La novità principale riguarda la costruzione di due nuovi plessi all'interno del campus Ecotekne, che saranno destinati ad aule, laboratori e servizi. In particolare il primo, sviluppato su tre livelli, ospiterà i nuovi laboratori scientifico-tecnologici, e sarà destinato prevalentemente ad attività di ricerca, trasferimento tecnologico e creazione d'impresa. Il secondo, più ampio, sarà un edificio polifunzionale, che includerà spazi per la didattica, per i servizi e la socializzazione. Sarà composto da un corpo centrale rettangolare, due corpi laterali curvilinei contrapposti e due corpi circolari di raccordo tra i precedenti, tra loro collegati a formare la lettera S. «È un riferimento simbolico al Salento - dicono dall'Università - come territorio geografico e come denominazione della nostra Università, ma anche alla sostenibilità come principio ispiratore». Non solo: i quattro piani saranno occupati anche da sala fitness, locali destinati al merchandising, market, punti ristoro, ambienti destinati alle associazioni studentesche, spazi per il coworking, laboratori didattici, aule per teledidattica. Il tutto, condito da soluzioni innovative anche sul fronte della sostenibilità ambientale: tetto e facciate verdi, facciata fotovoltaica e solare termico. Infine, anche gli spazi esterni saranno rinnovati, dall'illuminazione ai parcheggi, dalla rete fognaria agli impianti sportivi.

Insomma, una vera e propria rivoluzione, che non si limiterà tuttavia solo al campus che si trova in territorio di Monteroni. In città, infatti, anche gli altri edifici universitari saranno oggetto di restyling. La dirigente dell'Area Tecnica e tecnologica, l'ingegnere Gabriella Gianfrate, ha sottolineato che «le proposte progettuali riguardano, per il Polo Urbano, l'efficientamento e recupero dell'edificio ex-Inapli, dell'edificio Buon Pastore, del complesso dell'ex Gil e del palazzo Codacci Pisanelli, la ristrutturazione ed efficientamento delle centrali termiche. Detti interventi, insieme a quelli già in corso, connotano urbanisticamente il Polo Urbano dell'Università del Salento e la sua relazione con la città, oltre a qualificare complessivamente gli spazi e le risorse dedicati agli studenti e alla ricerca».

Il corposo investimento (poco meno di 50 milioni di euro finanziati con delibera Cipe, a valere sul Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013) ha visto un apporto fondamentale arrivare anche dalla componente studentesca, che ha manifestato l'intenzione di partecipare alla progettazione di dettaglio. Ma è il momento di compiere un ulteriore passo. E a farlo non dev'essere l'Università ma gli enti locali. A dirlo è il consigliere Francesco Pio Leaci, che ha sottolineato: «Ora è necessario che a queste scelte si affianchi un importante piano di investimenti, da parte di tutti gli attori locali, sui servizi agli studenti - nuovi studentati, trasporti efficienti, una pista ciclabile che colleghi in sicurezza il polo extraurbano alla città di Lecce - per rendere la nostra Università sempre più fruibile e attrattiva affinché diventi realmente il faro che guidi lo sviluppo del nostro territorio».
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