Unisalento, la lettera di Udu al ministro: «Qui insulti agli studenti e umiliazioni. Una ragazza ha avuto un malore e abbiamo chiamato il 118»

Unisalento, la lettera di Udu al ministro: «Qui insulti agli studenti e umiliazioni. Una ragazza ha avuto un malore e abbiamo chiamato il 118»
di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Il sindacato studentesco Udu di Lecce scrive una lettera al ministro dell'Istruzione, Anna Maria Bernini. Una riflessione sulla salute mentale di studenti e studentesse, con uno sguardo particolare alla prevenzione, che resta un aspetto fondamentale. La lettera nasce in seguito alla tragedia della 19enne che si è tolta la vita nell'ateneo privato Iulm, a Milano. E già nei giorni scorsi Udu (Unione degli Universitari) aveva esposto uno striscione all'interno dell'ingresso di Ecotekne, in Unisalento.

All'interno della lettera, alcuni episodi accaduti a Lecce. Racconti, in qualche caso, da brividi. Sui quali, è chiaro, occorrerà un approfondimento, ma che finiscono in ogni caso sul tavolo del ministro. 

«Il 1° febbraio una studentessa della Iulm muore suicida in università, "ho fallito negli studi" afferma in una lettera.

Il 24 gennaio, si tiene l’appello di lingua e letteratura latina in Unisalento, come i precedenti appelli la maggior parte di studenti e studentesse viene bocciata, non prima di aver ricevuto numerosi insulti da parte degli esaminatori. Questi due eventi sembrano apparentemente sconnessi, ma in realtà sono accomunati dalla stessa matrice sociale intrisa di cultura del merito che sottende la nostra società. Anche nel secondo caso ci sono state persone che dal comportamento dei docenti durante l’esame hanno imparato solo ad interiorizzare il terrore dello studio, che non dovrebbe caratterizzare un percorso universitario. L’estate scorsa una ragazza si è sentita male a causa della troppa pressione e le docenti hanno dovuto chiamare l’ambulanza». 

«Torniamo a denunciare l’esistenza di questo tipo di atteggiamenti e la tutela quasi inesistente che abbiamo per difenderci da queste situazioni. Presto avremo una serie di servizi psicologici all’interno del nostro ateneo, ma siamo sicuri che basteranno? Alcuni traumi non sarebbe meglio prevenirli?».

Le testimonianze choc

E poi una serie di testimonianze anonime.  “Questa situazione insostenibile mi ha costretta ad intraprendere ormai da mesi un percorso di psicoterapia e a valutare, nonostante debba sostenere soltanto quest'ultimo esame, il passaggio ad un altro corso di studi oppure in un altro Ateneo”; “Fingeva di non sentire le mie risposte e mi ha messa in difficoltà in ogni modo”; “mi ha bocciato nel giro di 1 minuto e mezzo perché non ricordavo il significato di un verbo… Come se non bastasse ha deciso di umiliarmi gridandomi contro”; «Le testimonianze - denunciano da Udu - parlano anche della presenza agli appelli di un ormai ex docente che non è autorizzato ad interrogare ma che lo fa indisturbato da anni: “Oltre che da lei, negli ultimi appelli ho subito umiliazioni anche da parte di X, che mi ha bocciata nel giro di un minuto senza farmi proferire mezza parola. La situazione è insostenibile e molti ragazzi, a causa di tale esame, stanno prendendo in considerazione l'idea di andare via dall'Unisalento.”; “Ho avuto modo di sentire i rimproveri rivolti ad una studentessa esaminanda, di fianco a me; poco avevano a che fare con l'esame in corso e ad ogni modo non erano commenti di natura professionale, ma miravano più che altro al libero insulto.”; 

«Continueremo a lottare affinché non esistano più le vittime della cultura del merito, che non sono solo coloro che arrivano a togliersi la vita, ma chiunque pensi che piangere e stare male per un esame sia normale», assicurano Sabrina Loparco e Laura Piccirillo dal sindacato studentesco. La lettera è firmata dall'intera organizzazione.

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