Unisalento, studentesse in chat: «Molestate nei corridoi e in aula»

Unisalento, studentesse in chat: «Molestate nei corridoi e in aula»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Novembre 2022, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:18

«Molestate nei corridoi e nelle aule». È quanto hanno raccontato nei giorni scorsi alcune studentesse iscritte all'Università del Salento sui gruppi social dei corsi di laurea e nelle chat, avvertendo le colleghe del pericolo. 

Gli episodi nella giornata di venerdì


Venerdì scorso, infatti, diverse ragazze avrebbero segnalato a compagne e compagni di corso di aver subito molestie all'interno del campus Ecotekne e tra le aule degli edifici universitari del polo urbano. Dalle segnalazioni sembrerebbe che il modus operandi dell'uomo un 40enne di bell'aspetto sia sempre lo stesso: utilizzerebbe la richiesta di indicazioni come pretesto per approcciare con la malcapitata per poi passare a chiedere informazioni personali e, come successo in alcuni casi, addirittura il numero di cellulare. L'uomo, insistente nei modi, ad alcune studentesse avrebbe chiesto più volte di andare insieme al bar per prendere un caffè. Dei fatti è stato tempestivamente informato il rettore, Fabio Pollice il quale ha provveduto a segnalare il fatto alle autorità competenti.

Il sindacato degli studenti 


«È inaccettabile sostiene Aurora Dongiovanni, senatrice accademica di Link Lecce che nessun luogo possa essere sicuro, neanche i luoghi della formazione. Abbiamo bisogno di parlarne, soprattutto in seguito agli avvenimenti degli ultimi giorni nel nostro Paese: una tirocinante a Roma è stata stuprata da un infermiere, un'altra ragazza è stata picchiata e violentata in una residenza universitaria a Torino. Non possiamo avere paura di andare in università, di lavorare, di camminare, di esistere. Abbiamo bisogno di spazi sicuri, non solo in università ma nelle nostre città». Il sindacato studentesco, che ieri pomeriggio ha tenuto un'assemblea pubblica sul tema, ad Ecotekne, ha chiesto il supporto delle istituzioni. «Le istituzioni diano una risposta alle nostre esigenze, partendo dalla diffusione di saperi transfemministi nei luoghi della formazione e mettendo fine a logiche eteropatriarcali che continuano a vederci come mero oggetto di soddisfacimento del piacere maschile», ha aggiunto Dongiovanni. Anche UdU, attraverso i social, ha rivendicato maggiore sicurezza nelle aule universitarie: «È innegabile constatare come, negli ultimi tempi, luoghi di formazione spazi studenteschi siano teatro di sempre più crescenti episodi di violenza», si legge sul post Facebook.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA