Da Roma arriva il parere favorevole di Anvur a tre nuovi corsi di laurea a Unisalento in attesa del via libera per Medicina: sono le lauree in Cambiamenti climatici, Scienze motorie e Scienze della cooperazione.
Si parte dal prossimo anno
Si parte già il prossimo anno accademico: l’ok è stato recepito dal Senato accademico. Sul fronte della nuova offerta formativa anche quattro master che porta a 14 il numero dei corsi post-laurea a UniSalento.
L'accreditamento dei cfu
Manca solo l’ultimo tassello: l’accreditamento da parte del Miur. Il corso di laurea triennale in Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici avrà sede nella Cittadella della Ricerca di Brindisi dove nascerà il Centro per la decarbonizzazione e la sostenibilità; il corso di laurea magistrale in Scienze e Tecniche delle attività motorie preventive e adattate andrà in continuità con la laurea triennale in Scienze motorie; il corso di laurea magistrale in Scienze della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la base Onu di Brindisi, nasce con due indirizzi: Supporto umanitario e Peacebuilding.
La filosofia dell'ateneo leccese
Tre corsi di laurea che ben si incastrano con la filosofia impressa dal rettore Fabio Pollice che ha come fulcro il benessere della persona e l’ecosostenibilità. «Si tratta di progetti formativi - ha chiosato Pollice - caratterizzati da una grande innovatività e capaci di accrescere l’attrattività dell’Ateneo e la rispondenza dell’offerta formativa alla domanda proveniente dai mercati occupazionali».
In estate la pubblicazione dei bandi
Dal 15 luglio al 15 settembre i Dipartimenti dovranno procedere alla pubblicazione dei relativi bandi di ammissione. Dovrà essere privilegiata, laddove possibile, la pubblicazione dei risultati della ricerca in accesso aperto e con editori dotatisi di policy idonea a permettere l’auto-archiviazione per l’accesso almeno agli utenti interni.
Ma c’è anche un’altra novità. Il Senato accademico ha approvato l’integrazione del logo di UniSalento che si arricchisce del titolo “l’Ateneo tra i due mari” dando contestualmente mandato agli uffici competenti di procedere alla registrazione del marchio. Le ragioni della scelta sono contenute nel Piano strategico di Ateneo e conferma, con il riferimento a Jonio e Adriatico, l’obiettivo di disegnare nuove rotte di espansione. «Il Salento - si legge - deve tornare a proporsi come luogo di incontro e di mediazione tra culture diverse, costruttore di percorsi di pace, di un’economia al servizio dell’uomo, sostenibile e solidale. Di qui l’idea dell’Ateneo tra i due mari come claim che esprima la vocazione di un Ateneo che intende valorizzare la posizione geografica di questa terra e la sua vocazione all’accoglienza, proponendosi come ponte tra culture, ideologie e saperi diversi».
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