La Z filo-russa sui muri del centro sportivo di Arnesano dove insegna la campionessa ucraina di tennis Iryna Burjačok.

La Z filo-russa sui muri del centro sportivo di Arnesano dove insegna la campionessa ucraina di tennis Iryna Burjačok.
di Andrea TAFURO
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Domenica 22 Maggio 2022, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:45

La Z divenuta “simbolo” della guerra russa in Ucraina è comparsa sul muro perimetrale del centro sportivo di Arnesano dove si allena la campionessa ucraina di tennis, Iryna Burjačok.

Ad accorgersene sono stati gli automobilisti

L’amara scoperta è stata fatta l’altra mattina da alcuni automobilisti in transito su Via Madonna Monte Vergine, arteria secondaria molto trafficata che permette agevolmente di raggiungere la circonvallazione per Lecce senza attraversare il centro urbano. La zeta di colore rosso scritta con una bomboletta spray, visibile a diversi metri di distanza e alta circa 70 centimetri, campeggia sul muro esterno, poco distante dal cancello d’uscita della struttura sportiva che ospita il circolo tennis locale e il campo da calcio in disuso da diversi anni. In quel centro si allena e insegna tennis da oltre 10 anni la 36enne tennista professionista, Iryna Burjačok.

La donna lasciò l’Ucraina diversi anni fa per seguire il suo sogno e si trasferì in Italia quando conobbe suo marito sui campi da gioco internazionali dove ha collezionato titoli nei più grandi tornei.

La mano ignota di qualche writer che ha agito ad Arnesano, potrebbe essere entrata in azione nei giorni scorsi, squarciando la serenità degli atleti del circolo tennis e della comunità locale.

L’immagine ha da subito destato sdegno tra i cittadini, per il significato che la Z ha assunto nel conflitto in corso.

Si tratta infatti di una lettera che non esiste nell'alfabeto cirillico, ma che negli ultimi 2 mesi è diventata il simbolo dell’invasione russa in Ucraina ed è stata vista sui carri armati, sui muri delle città e sulle divise dei soldati impegnati in guerra. Sulla vicenda la tennista ucraina ha preferito non commentare.

Alcuni residenti della zona invece, rammaricati per quanto visto hanno affermato «l’odio della guerra con i suoi simboli colpisce a migliaia di chilometri di distanza». L’episodio nelle prossime ore dovrebbe essere tuttavia denunciato ai carabinieri, seppur il gesto al momento è attribuibile solo ad ignoti, non avendo alcuna firma che ne permetta l’identificazione immediata dei responsabili. Ma non è la prima volta che un fatto simile si verifica nel mondo dello sport: la "Z" ha già fatto discutere ai Mondiali di ginnastica artistica a Doha in Qatar, dove l'atleta russo Ivan Kuliak, è salito sul podio con la lettera stampata sul petto della sua maglietta.

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