Un posto a scuola (da supplente). La carica degli 11 mila aspiranti

Un posto a scuola (da supplente). La carica degli 11 mila aspiranti
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Lunedì 27 Luglio 2020, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 12:13
Maddalena MONGIÒ
La carica degli 11mila. Queste le domande di supplenza attese per il Salento. La stima è di Roberto Calienno, segretario regionale della Cisl Fp, elaborata a fronte delle graduatorie provinciali i cui termini di accesso si sono aperti mercoledì scorso e si chiuderanno il prossimo 6 agosto.
In Puglia le graduatorie provinciale saranno extralarge, probabilmente con oltre 60mila aspiranti ad una supplenza. Insegnanti che dovranno scendere in campo per la scuola alle prese con le regole anti Covid. Si attendono migliaia di domande in ogni provincia pugliese, oltre agli 11mila salentini, ci sono i circa 25mila del Barese, gli oltre 5mila del Brindisino, i circa 12mila del Foggiano, i circa 9mila del Tarantino.
E mentre scaldano i muscoli gli aspiranti ad una cattedra, sia pur provvisoria, la scuola sta facendo le carambole per far partire l'anno scolastico dal prossimo 24 settembre tra distanziamento sociale, spazi risicati e banchi small. L'estate è sempre stato un periodo intenso per la scuola, ma quest'anno lo è più che mai e i sindacati continuano a ripetere che non sarà possibile essere pronti per il primo settembre. Intanto se gli alunni diminuiscono per effetto del calo demografico, di contro sono sempre più numerosi gli aspiranti docenti. Si affacciano, così, i liberi professionisti che dalla crisi economica in poi e dopo la mazzata assestata dal Covid fanno fatica a trovare incarichi e a farsi pagare le parcelle.
Il posto fisso torna ad essere la meta desiderata. E Calienno spiega: «Tre anni fa oltre 700mila aspiranti ad una supplenza si sono inseriti nelle graduatorie di istituto di cui circa 40mila solo in Puglia. Già allora si parlava di un esercito di precari. Le domande presentate in pochi giorni nelle nuove graduatorie provinciali per le supplenze prendono il posto delle graduatorie di istituto potrebbero essere superiori ad un milione. Di contro gli alunni sono diminuiti. È chiaro che diminuiranno anche le possibilità di vedersi conferire una supplenza specie se nei prossimi anni si dovessero perdere ulteriori posti di organico».
Una previsione che, stando alle prime stime, non disincentiva nessuno. «Al mondo della scuola ormai guardano anche i professionisti puntualizza Calienno avvocati, ingegneri, architetti commercialisti e persino farmacisti, dentisti e medici. Professionisti che, molto spesso non riescono a percepire le parcelle per l'attività svolta. La crisi occupazionale spinge poi tanti giovani laureati ad orientarsi verso un futuro lavorativo nella scuola. Ma sono tantissimi anche i diplomati nelle discipline tecniche così come coloro che sono in possesso del vecchio diploma magistrale. Insomma una concorrenza spietata che con il tempo trasformerà quel profilo di insegnante da sempre caratterizzato da una sentita vocazione personale e da una forte propensione all'insegnamento. Graduatorie che quasi sicuramente non saranno pronte per il primo settembre così come la scuola non sarà pronta a ripartire il primo settembre». Troppi adempimenti sottolinea Calienno: «Ci attendono ancora i provvedimenti di nomina dei dirigenti scolastici e le nomine dei dirigenti reggenti nelle scuole sottodimensionate: sarebbe ora che al Ministero ed al Governo ripensassero una norma balorda che assegna un dirigente ed un direttore dei servizi amministrativi titolari ad una scuola con 600 alunni ed un dirigente ed un direttore reggenti ad una scuola con 599 alunni. Ci attendono le nomine in ruolo dei docenti nessun accenno fino ad oggi e ci attendono le operazioni di mobilità annuale e infine quelle di individuazione dei supplenti. Ma, cosa ancor più grave, attendiamo norme chiare per poter partire in sicurezza e infine, cosa gravissima, attendiamo ancora di sapere di quanti banchi anticovid potranno disporre le scuole. Noi in Puglia, speriamo ce la caviamo». Calienno chiosa con il titolo di un celeberrimo libro scritto da un maestro di scuola primaria negli anni '90, ma che ormai è un motto per tutte le situazioni disperate e la scuola pare essere in brutte acque.
Si potrà presentare istanza per le supplenze in una sola provincia, ma per più materie. Le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) avranno efficacia per gli anni scolastici 2020/21 e 2021/22. Ci sarà una prima fascia a cui potranno accedere i docenti in possesso di abilitazione (anche provenienti dalle Gae o dalla I fascia di istituto di un'altra provincia) e una seconda fascia aperta ai docenti senza abilitazione. I docenti si iscrivono contestualmente nelle graduatorie di istituto: nella II fascia gli abilitati e nella III fascia chi accede col solo titolo di studio. Per la prima fascia di istituto rimane in essere quella del 2019 che quest'anno non si aggiorna, al pari delle Graduatorie ad Esaurimento (Gae). Non occorre allegare la certificazione relativa al possesso dei 24 CFU abilitanti all'insegnamento e non vanno allegate eventuali certificazioni informatiche o conseguimento di master o altra laurea, gli unici titoli da allegare sono quelli richiesti per l'insegnamento all'estero.
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