Cinema Teatro Italia, chiuso. Cinema Teatro Schipa, chiuso. E Gallipoli resta senza teatri. Non si alzerà il sipario e non si accenderanno i riflettori sui Cinema Teatri Riuniti di Gallipoli, che rimangono spenti e muti anche ora, proprio nel giorno in cui cinema e teatri possono riempire tutti i posti a sedere e tornare al cento per cento della capienza. L’innegabile crisi del cinema prima e quella economica innescata dalla pandemia dopo, hanno dato il colpo di grazia a tante strutture, e tra queste anche ai due cinema di Gallipoli.
La storia
A Gallipoli l’antico teatro Schipa ma principalmente il Teatro Italia sono stati meta di migliaia e migliaia di appassionati di cinema e teatro provenienti da tutta la provincia, ma quando si è trattato di eventi importanti come i grandi concerti che ha ospitato pubblico da tutta Italia. Per non parlare del Premio Barocco, quando il Teatro Italia in tutta la sua magnificenza lasciò a bocca aperta il capostruttura della Rai. E se per il teatro Schipa qualche speranza di riapertura in tempi non troppo lunghi sembra esserci, per il colosso Teatro Italia, ancora non sembrerebbe esserci una vera via d’uscita. Solo qualche numero per comprendere la sua maestosità: costruito nel 1970 conta ben 4.000 metri quadrati di teatro, la sala grande ha una capienza di 1.200 posti, con uno schermo cinematografico di 180 metri quadrati, praticamente una casa, anche due, e 350 metri di palcoscenico. Le altre due sale contano 100 e 150 posti, e sono nate dopo, sulla scia della moda delle multisale, ma il fiore all’occhiello rimane la sala uno.
Il titolare
«Non posso e non mi sento di dire che il Teatro Italia non riaprirà più – dice il proprietario Gianluigi Petrucelli – mi sto guardando intorno per valutare eventuali collaborazioni.
Il commento
«E davvero una tragedia – commenta Nello Marti, produttore televisivo e impresario artistico che in quel teatro ha organizzato tanti concerti –. Secondo solo al Petruzzelli, e più grande del Teatro Ariston di Sanremo è fatto come auditorium, non con una galleria che sovrasta la platea. Quando venne la Rai il capostruttura rimase allibito: “Qui dobbiamo fare il festival di Sanremo”, disse. Per me è una tragedia personale perché, addirittura, forse più della musica amo il cinema con la sua magia. Gallipoli perde qualcosa di storico, e quanti concerti: i Pooh, De Gregori. Sono sgomento per cui pregherei davvero Petrucelli di fare di tutto per ridare a Gallipoli la storia e la ricchezza dei Cinema Teatri Riuniti».