Tutto chiuso dopo il Covid. Così Gallipoli rimane senza cinema né teatro

Tutto chiuso dopo il Covid. Così Gallipoli rimane senza cinema né teatro
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Martedì 12 Ottobre 2021, 15:59

Cinema Teatro Italia, chiuso. Cinema Teatro Schipa, chiuso. E Gallipoli resta senza teatri. Non si alzerà il sipario e non si accenderanno i riflettori sui Cinema Teatri Riuniti di Gallipoli, che rimangono spenti e muti anche ora, proprio nel giorno in cui cinema e teatri possono riempire tutti i posti a sedere e tornare al cento per cento della capienza. L’innegabile crisi del cinema prima e quella economica innescata dalla pandemia dopo, hanno dato il colpo di grazia a tante strutture, e tra queste anche ai due cinema di Gallipoli.

La storia


A Gallipoli l’antico teatro Schipa ma principalmente il Teatro Italia sono stati meta di migliaia e migliaia di appassionati di cinema e teatro provenienti da tutta la provincia, ma quando si è trattato di eventi importanti come i grandi concerti che ha ospitato pubblico da tutta Italia. Per non parlare del Premio Barocco, quando il Teatro Italia in tutta la sua magnificenza lasciò a bocca aperta il capostruttura della Rai. E se per il teatro Schipa qualche speranza di riapertura in tempi non troppo lunghi sembra esserci, per il colosso Teatro Italia, ancora non sembrerebbe esserci una vera via d’uscita. Solo qualche numero per comprendere la sua maestosità: costruito nel 1970 conta ben 4.000 metri quadrati di teatro, la sala grande ha una capienza di 1.200 posti, con uno schermo cinematografico di 180 metri quadrati, praticamente una casa, anche due, e 350 metri di palcoscenico. Le altre due sale contano 100 e 150 posti, e sono nate dopo, sulla scia della moda delle multisale, ma il fiore all’occhiello rimane la sala uno.

Il titolare

«Non posso e non mi sento di dire che il Teatro Italia non riaprirà più – dice il proprietario Gianluigi Petrucelli – mi sto guardando intorno per valutare eventuali collaborazioni.

Per quanto riguarda lo Schipa vorrei ricordare che la mia famiglia è stata gestore del teatro da oltre 60 anni, ma esiste una proprietà. Tale proprietà, sempre di concerto con la gestione, sta valutando la possibilità di riaprire quanto prima». Petrucelli sottolinea che il Teatro Italia non è in vendita: «Il Teatro Italia, così come lo Schipa, sono stati chiusi nel periodo della pandemia, ma erano già un po’ in affanno - continua Petrucelli – la crisi del mercato, precedente alla pandemia, ha ammazzato il cinema, pensiamo alle grosse case cinematografiche che hanno lanciato i loro prodotti in streaming, sulle piattaforme tv, questo ha penalizzato tutto il comparto. Ora si riapre ma non ci sono i titoli, non ci sono i colossal, cosa offre oggi il cinema? Intanto non mi arrendo e lotto per poter riaprire. Vado al teatro, lo apro, accendo le luci, lo arieggio. Il Teatro Italia sarebbe pronto, ma bisogna trovare la formula giusta, non si può lasciare Gallipoli sguarnita di cinema e teatri». La domenica sera il must era la passeggiata a Gallipoli, il rustico e il cinema: un classico che il Covid, forse non ha ucciso, ma ha mandato in terapia intensiva.

Il commento

«E davvero una tragedia – commenta Nello Marti, produttore televisivo e impresario artistico che in quel teatro ha organizzato tanti concerti –. Secondo solo al Petruzzelli, e più grande del Teatro Ariston di Sanremo è fatto come auditorium, non con una galleria che sovrasta la platea. Quando venne la Rai il capostruttura rimase allibito: “Qui dobbiamo fare il festival di Sanremo”, disse. Per me è una tragedia personale perché, addirittura, forse più della musica amo il cinema con la sua magia. Gallipoli perde qualcosa di storico, e quanti concerti: i Pooh, De Gregori. Sono sgomento per cui pregherei davvero Petrucelli di fare di tutto per ridare a Gallipoli la storia e la ricchezza dei Cinema Teatri Riuniti».

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