Turismo nel Salento, giugno da record in spiaggia. Ma salgono i prezzi degli ombrelloni

Turismo nel Salento, giugno da record in spiaggia. Ma salgono i prezzi degli ombrelloni
di Francesco DE PASCALIS
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Lunedì 21 Giugno 2021, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 14:48

Sotto l’ombrellone tanti turisti, aumenti e caldo torrido. Parte così l’estate 2021. Un giugno da record e che nel fine settimana appena trascorso ha fatto registrare il tutto esaurito un po’ ovunque, oltre al primo scossone termico di stagione. La nuova settimana infatti, a detta dei meteorologi, sarà piuttosto “estrema”, caldo africano e afa saranno opprimenti e dureranno giorni, facendo registrare punte di oltre 40°C in Puglia ed i tutte le regioni del Sud, Salento compreso.

I rincari

Tutti pronti per il mare quindi, ma con l’occhio attento ai rincari dei prezzi di ombrelloni e servizi vari offerti dai balneari, che da qualche stagione scelgono di affittare sempre meno ombrelloni stagionali a favore di quelli giornalieri. Due fronti che tengono acceso il dibattito estivo. Certo è, che il clichè inflazionistico post pandemico, ormai sviluppatosi un po’ in tutti i settori trainanti dell’economia, sta facendo interrogare economisti e consumatori. Gli aumenti registrati e segnalati già dall’apertura dei lidi del Salento, più che di una scelta di tipo speculativo dei gestori, appare il risultato di una doppia circostanza, pur prevedibile e dovuta da una parte alla riduzione dei “posti disponibili” per l’applicazione delle norme anticovid-19; la seconda dalla grande domanda di pendolari e turisti tornati alla libertà dopo mesi di paure e restrizioni. “L’aumento della domanda, accompagnato da una restrizione dell’offerta, porta con sé un aumento del prezzo di ombrelloni e servizi da spiaggia, che in linea generale, non può essere “censurato” né può essere “criminalizzato”, purché rientri in una normale dinamica economica e non rappresenti un inaccettabile tentativo di speculazione, cosa che non riguarda, ne siamo certi tutti gli imprenditori turistico balneari -spiega l’avvocato Cristian Marchello, responsabile Codacons di Lecce -. La nostra associazione per questo invita tutti i consumatori a prestare attenzione al tema, rifiutando di affittare ombrelloni ad un costo eccessivo, e magari non accompagnati da regolare ricevuta fiscale, nonché di segnalare eventuali abusi al numero dell’associazione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’Adoc provinciale con l’avvocato Alessandro Presicce. “Non abbiamo ancora un dato localizzato in provincia di Lecce, in quanto la stagione balneare è appena partita ed i nostri volontari hanno appena iniziato a raccogliere i primi numeri, ma dalla tendenza che percepiamo, ancora in via empirica, parrebbe che un aumento ci sia e sia ben più consistente del generale livello dell’inflazione che l’Istat attesta essere a +1,3% su base annua, ma anche del 3,6%, che è stato l’aumento medio annuo che si è registrato in provincia di Lecce sui lidi in concessione l’ultimo decennio”. Adoc Lecce infatti effettua un monitoraggio diretto, con dati certi basati sui listini pubblicati all’ingresso dei lidi in concessione. “Una recente rilevazione Adoc Italia, effettuata a campione sulle spiagge ci consegna per il 2021 un aumento del 5%, quindi ben maggiore del tasso di inflazione.

E’ evidente che il mercato sta rispondendo ad una classica regola di mercato: maggiore domanda, aumento dei prezzi, che alla fine temiamo possa assestarsi tra il 10 e il 15%. Per questo come Adoc chiediamo controlli che possano calmierare i prezzi”.

A chiudere giudizi e commenti delle principali associazioni dei consumatori, Giovanni D’Agata dello Sportello dei diritti: “La crisi e quindi gli inevitabili rincari, ricadono sempre sui consumatori, e l’estate è uno dei periodi in cui è maggiormente percepibile l’aumento dei prezzi – attacca D’agata-. Il famoso “caro ombrellone” è il classico esempio a danno della classe media. Ci sono già giunte infatti, numerose segnalazioni di rincari – spiega -, alcune in particolare, ci sembrano significative. La cabina dei lidi storici per esempio in alcune località del Salento è aumentata per il 2021 di almeno 50 euro. Il problema principale è che si può far poco o nulla, ed è la legge del mercato a farla da padrona a meno che non si possano dimostrare speculazioni palesi sui prezzi o “cartelli” tra i vari stabilimenti balneari per gonfiarli. Proprio per questo, come Sportello dei Diritti -conclude - invitiamo i consumatori a segnalarci tutte le situazioni che riterranno anomale e che potrebbero trovare, almeno, la notorietà che meritano sui media”.

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