Tubi rotti: si allagano i locali del Pronto Soccorso

Tubi rotti: si allagano i locali del Pronto Soccorso
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Sabato 11 Giugno 2022, 15:06 - Ultimo aggiornamento: 17:28

Tubi rotti e si allagano i locali del Reparto di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gallipoli. Lo denuncia Giovanni D'Ambra, segretario provinciale della Federazione Cisal Sanità di Lecce.

La denuncia della Cisal

«Non bastavano i felini in pianta stabile che hanno adottato i controsoffitti del reparto (e chissà di quanti altri) per poter meglio controllare il loro territorio - scrive in una nota - ora, è la volta dell’inondazione dello stesso reparto (!) per la rottura di tubi o di sifoni dell’impianto idrico. Questo ospedale è stato elevato al rango di “ospedale di primo livello”. Pur non avendo mai avuto i requisiti di carattere generale, strutturale, tecnologico e organizzativo secondo le regole imposte dai Decreti Ministeriali. Gravi sono invece le lacune sulla manutenzione ordinaria e straordinaria che questa struttura avrebbe dovuto periodicamente sostenere».

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Il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva

«Non appena ho appreso la notizia ho inviato una lettera al Direttore Sanitario e al Primario del Pronto Soccorso chiedendo, in prima analisi, spiegazioni sull’accaduto.

Inoltre, trovo ingiustificabile che io sia venuto a conoscenza dell'avvenimento solo grazie alla segnalazione pervenuta dalla Federazione Cisal e non dai responsabili della struttura sanitaria - ha dichiarato il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva - Un sindaco ha il diritto nonché il dovere di sapere cosa accade nella città, essendo la massima Autorità Sanitaria Locale, ed è necessario soprattutto essere a conoscenza dei problemi di un luogo dove la salute, prima di ogni cosa, deve essere tutelata. Non si possono trascurare questi aspetti di notevole importanza, nella lettera inviata pretendo spiegazioni poiché trovo ingiustificabile che da un momento all’altro possano accadere determinate rotture di tubi ed impianti. Il Pronto Soccorso deve rappresentare un posto sicuro, di salvezza, per tutti e non fulcro di disagi».

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