Truffa: si finge ricca ereditiera e riesce a spillare al compagno ben 600mila euro. Condannata

Truffa: si finge ricca ereditiera e riesce a spillare al compagno ben 600mila euro. Condannata
di Pierangelo TEMPESTA
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Lunedì 16 Gennaio 2023, 21:58 - Ultimo aggiornamento: 21:59

Si finge ricca ereditiera e riesce a spillare al compagno ben 600mila euro. Una donna di Taviano, in provincia di Lecce, è stata condannata in primo grado ad un anno di reclusione (con sospensione della pena) per truffa nei confronti di un uomo di Torino.

La relazione con l'uomo torinese

La vicenda ha avuto inizio nel 2008, quando l'uomo ha incontrato la madre della donna in uno studio di fisioterapia. Una parola tira l'altra, e alla fine il malcapitato e la presunta truffatrice si sono incontrati e, dopo poco, hanno iniziato una relazione sentimentale. La donna ha quindi raccontato al piemontese di essere destinataria di una ricca eredità da parte di un amico (due Ferrari, moto di grossa cilindrata, denaro, lingotti d'oro e un attico in via Montenapoleone, a Milano).

Eredità sulla quale, però, c'era un'indagine dell'Agenzia delle Entrate, della Procura e della guardia di finanza, perché il lascito era depositato all'estero. Da qui le richieste di denaro per risolvere la questione e per evitare l'arresto per evasione fiscale.

La storia ben costruita

Come se non bastasse, poi, la donna avrebbe millantato la conoscenza di un magistrato leccese (completamente estraneo ai fatti), al quale - sempre a suo dire - avrebbe chiesto aiuto per ottenere la protezione dell'Fbi, perché minacciata dalla mafia. Una storia ben costruita, dunque, ma che alla fine - dopo circa 600mila euro spillati - ha fatto insospettire l'uomo. Alle (inutili) richieste di restituzione del denaro è seguita una denuncia, che ha portato al processo e alla condanna in primo grado.

La donna, difesa dall'avvocato Biagio Palamà, ha sostenuto che non si trattasse di prestiti ed ha respinto l'accusa di truffa. Il giudice l'ha comunque condannata ad un anno di reclusione, con sospensione della pena previo versamento di una provvisionale di 200mila euro.

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