«Troppi pass Ztl in deroga»: il caso finisce in Procura

«Troppi pass Ztl in deroga»: il caso finisce in Procura
di Vittorio CALOSSO
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Domenica 26 Maggio 2019, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 10:13
Troppe auto in circolazione, nonostante la limitazione imposta dal regolamento della Ztl e dell'area pedonale urbana, e sosta selvaggia lungo le riviere del centro storico di Gallipoli, e la questione spinosa dei pass in deroga finisce sul tavolo del procuratore capo Leonardo Leone de Castris. Una situazione di deregulation che aveva portato, già da alcuni giorni, i consiglieri comunali di Gallipoli Futura, Flavio Fasano e Giuseppe Cataldi, ad inoltrare una istanza presso il comando della polizia locale ed a chiedere contezza e informazioni sul rilascio dei pass per il centro storico con particolare riferimento a quelli richiesti, e quindi da considerare in deroga, nell'ultimo biennio da parte di sindaco o assessori e consiglieri comunali.

Dopo una prima rendicontazione fornita dall'attuale comandante della polizia locale, Antonio Morelli, con la quale era stato dettagliato che dall'entrata in vigore della zona a traffico limitato nella città vecchia sono già 152 i pass concessi in deroga (151 quelli richiesti dal sindaco Minerva e uno da un consigliere comunale), il gruppo di Gallipoli Futura ha inoltrato una seconda richiesta per avere a disposizione i nominativi dei beneficiari del rilascio delle autorizzazioni per l'accesso nell'area a traffico limitato e per conoscere le motivazioni alla base dell'accoglimento delle richieste straordinarie. Riposta che, dopo un ulteriore sollecito via pec, il comandante della municipale, Morelli, ha fornito il 24 maggio scorso, ma sui cui contenuti i consiglieri comunali hanno eccepito e sollevato dubbi e perplessità e soprattutto prefigurato non solo una omissione di atti d'ufficio, ma un vero e proprio abuso da parte del dirigente del settore della polizia locale o da parte «di chi, eventualmente, lo abbia indotto a compiere tale occultamento dei dati formalmente richiesti».

Da qui l'iniziativa, annunciata in un'apposita conferenza stampa, dai consiglieri Fasano e Cataldi che hanno inviato, a mezzo raccomandata, un dettagliato esposto sui fatti in questione all'attenzione della Procura. «Dalla semplice lettura della corrispondenza così come intercorsa - riferiscono Fasano e Cataldi - appare evidente una significativa e macroscopica quantità di pass in deroga, rilasciati dalla polizia municipale su autorizzazione del sindaco. Un pass è stato addirittura autorizzato da un consigliere comunale in evidente dispregio del medesimo regolamento citato dal comandante, motivo questo, dopo l'enorme clamore mediatico che il dato quantitativo aveva avuto, per il quale avevamo percepito il sospetto che non avrebbero consentito il più che legittimo nostro ulteriore accesso agli atti. Ed infatti così è accaduto», accusano i consiglieri.

In buona sostanza dal comando di polizia locale si è precisata la legittimità del rilascio dei permessi in deroga su richiesta e giudizio insindacabile del primo cittadino o degli amministratori così come consentito dalle norme del regolamento, mentre non è stato fornito l'elenco dei beneficiari «non essendo il comandante a conoscenza delle motivazioni poste a fondamento delle autorizzazioni in deroga e poiché gli stessi beneficiari potrebbero aver addotto motivazioni meritevoli di tutela previste dal garante della privacy».

Secondo l'accusa di Fasano e Cataldi invece «dalla sua risposta il comandante vuol fare apparire che egli nulla sappia e nulla detenga in ordine ai pass in deroga, ma così non è - lamentano i consiglieri - e proprio questa gravissima condotta occultatrice di atti pubblici ci porta legittimamente a sospettare che vi sia carenza di istruttoria o, peggio ancora, che non vi sia nessuna motivazione fornita dal richiedente per l'ottenimento dell'autorizzazione in deroga e per questo si vorrebbe maldestramente impedire l'accesso agli atti. Proprio questo torbido quanto aberrante comportamento ci porta a chiedere alla Procura - concludono i consiglieri di Gallipoli Futura - l'emissione del decreto di sequestro penale probatorio ai fini di verificare l'entità e la natura di quanto posto in essere con evidente sfrontatezza, scambiando la discrezionalità con il libero arbitrio».
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